AHS Roanoke – 6×10 “Chapter 10″ (Season Finale) RECENSIONE;

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E siamo arrivati al finale di questa inquietantissima e SECONDO ME riuscitissima stagione 6 di #AHS. 9 episodi di pura ansia, di paura, di sobbalzi dalla sedia. Attendo una settimana il finale con un fremito indescrivibile. 9 episodi magnifici, e poi con la Season Finale…mi deludono un po. Questo ultimo episodio, a parte qualche cosina, è stato un un po MEH per quanto mi riguarda. Senza senso in alcuni punti, noioso in altri, ma emozionante in altri ancora. Questa cosa mi fa davvero rabbia! Non ho lodato questa stagione 6 per poi dover assistere ad uno dei finali che meno ricorderò positivamente, dello show.  40 minuti che alla fin della fiera, non mi hanno fatto capire dove volessero andare a parare. Procediamo quindi con ordine:

IL PROCESSO DI LEE:

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La parte relativa al processo di Lee è stato piuttosto figa. Tutto il clamore che si era creato intorno a lei, l’ansia della gente che voleva sapere come sarebbe finita la sua storia. Sembrava tutto molto reale, con i notiziari, etc…Sembrava di assistere a qualcosa di reale che nelle nostre vite viviamo spesso quando sui telegiornali ci troviamo di fronte a notizie riguardanti assassini che verranno processati, etc…C’è curiosità, c’è l’ansia di sapere come finirà la vicenda, quindi mi sono fatto rapire dalle sequenze iniziali. Molto realistica anche la reazione di Flora. Finalmente ci hanno mostrato la sequenza della morte di Mason. E dal racconto, capiamo che Lee lo ha colpito con la pietra, ma poi furono sicuramente la Macellaia e i coloni a fare un barbecue con il suo corpo. La reazione di Flora, come dicevo, è stata realistica e giusta. Quella bambina ne ha passate davvero di tutti i colori e il suo chiudere i rapporti con la madre, per quanto mi potesse dispiacere per Lee, ci stava al 100%. E’ pur vero però che Flora mi stava simpatica come una padellata sui gioielli di famiglia.

L’INTERVISTA DI LANA WINTERS:

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Ah, LA MIA AMATA LANA BANANA! Ho letteralmente amato la sua apparizione, però devo dire che sono rimasto molto deluso dallo svolgersi della situazione. Credevo che lei e Lee si sarebbero confrontate in modo più profondo. Credevo che ci sarebbero stati molti più riferimenti ad #Asylum e a tutto ciò che Lana visse a quell’epoca. Già quando hanno nominato Bloodyface mi sono quasi emozionato con quel breve tuffo nel passato, però come ho detto, è stato TROPPO BREVE. L’apparizione di Lana, per quel che abbiamo potuto vedere, è stata piuttosto inutile e senza senso. Inserita solamente per accontentare i tantissimi fans (compreso me) di uno dei personaggi migliori dello show: Lana Winters appunto. L’unica cosa positiva è che almeno non hanno rovinato il suo personaggio, e neanche l’hanno fatta fuori. Lana anche con gli anni, è rimasta la solita donna forte di sempre. Decisa e cazzuta quando serve, ma soprattutto caparbia quando vuole ottenere qualcosa. In questo caso lo ha fatto con Lee, ma già in #Asylum abbiamo potuto assistere alla sua caparbietà quando la popolarità ottenuta con la sua vicenda, la portò alla vetta. Lei voleva sempre di più, e in molte occasioni si è dimostrata meschina e disposta a tutto pur di raggiungere l’apice del successo. Nell’intervista con Lee ho intravisto quel lato di Lana. Quel lato deciso, un po meschino (perchè appunto ha voluto incastrare Lee con l’intervista, per farsi dire dove fosse Flora). E’ sempre stato un lato ben palese a tutti nel personaggio di Lana, e sono CONTENTO che lo abbiano mantenuto.

Una cosa però mi chiedo: nella stagione 2, quando ci fu il salto temporale nel 2013, Lana aveva la bellezza di 82 anni ed era già visibilmente anziana. Com’è possibile che nel 2016, in #Roanoke, sia più giovane di me e di tutti i fans dello show messi insieme? Vabbé, Lana Banà, con i soldi guadagnati ti sei data alla chirurgia, ammettilo e non prendere in giro nessuno.


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IL RITORNO A ROANOKE:

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SERIAMENTE?! NO, DICO, SERIAMENTE?! Dopo tutto quello che gli spettatori hanno visto e saputo riguardo Roanoke, quei quattro idioti di quel programma idiota, hanno deciso di andare nella casa per documentare al meglio? Ma aveva ragione Lee. MERITAVATE DI MORIRE, e così è successo. Ben vi sta. Mi spiace ma non riesce proprio a provare empatia per la morte di quattro idioti che, ben consapevoli di quello che successe a TUTTO il cast di #Roanoke, hanno deciso di tornare lì, e che nonostante gli avvertimenti di Lee, abbiano voluto continuare a cercare. Ed ecco la fine che avete fatto. AU REVOIR IDIOTS!

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L’apparizione di Lee nella casa non mi ha di certo sorpreso. Quando Lana Winters ha rivelato della scomparsa di Flora, ho potuto pensare solo ad una spiegazione: Priscilla. Avevamo già ampiamente capito il rapporto profondo e quasi morboso che Flora aveva instaurato con il fantasma della piccola Priscilla. Con lei si è sempre sentita a casa, e al sicuro, quindi ero convintissimo che fosse andata da lei. La tenacia di Lee e il suo coraggio nel ritornare alla colonia, mi confermano perché è stata il mio personaggio preferito di questa stagione 6.  Quello che mi è piaciuto di Lee in questo episodio, è che tutto questo coraggio lo ha mostrato PER SUA FIGLIA. Questo episodio ci ha voluto mostrare quanto può essere forte l’amore di una mamma. Ed ecco una delle cose che ho particolarmente apprezzato dell’episodio.

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Parlando proprio del finale designato per Lee, in questa scelta sono riuscito a cogliere quell’emozionante morale. Ovvero, che una madre è disposta A TUTTO per il proprio figlio, che sia l’uccidere, o anche sacrificarsi personalmente per farli vivere. Ed è questo che ci hanno voluto insegnare gli autori di #AHS tramite il sacrificio di Lee. Flora era pronta a morire e diventare un fantasma per poter prendersi cura di Priscilla, ma Lee le ha impedito tale follia. Le ha impedito  ciò, perché Flora aveva ancora TUTTA UNA VITA INTERA DA VIVERE. Meritava di crescere, di andare a scuola, diplomarsi, laurearsi, sposarsi. Fare tutte le cose belle che la vita può offrire. Lee queste cose le aveva fatte, e le aveva perse. Non le rimaneva più nulla. Quando quell’uomo intervistato parlò di Lee, disse “Nessuno ha vinto qui.  Sicuramente Lee Harris ha evitato una condanna. Credo però che abbia perso molto di più.” Da questa frase ho capito quale sarebbe stato l’epilogo di Lee nella serie. Avevo paura si potesse arrivare al suicidio, e non mi sarebbe piaciuto, mentre così, con il suo sacrificio, ho trovato il tutto alquanto emozionante. Se ragioniamo bene, effettivamente, per cosa avrebbe potuto vivere Lee? Forse per sua figlia, ok. Ma il rapporto con lei era oramai logorato. Aveva perso ogni cosa. Aveva ucciso suo marito. Suo fratello era morto. Sua cognata (vabbé che le stava sulle palle) era morta. Metà America la odiava, l’altra metà la riteneva un’eroina dei giorni nostri. Aveva vinto il processo contro di lei, ma allo stesso tempo aveva perso ogni cosa. Quindi quale migliore soluzione se non sacrificarsi per il bene di sua figlia? Ed ecco che così succede, e Lee decide di togliersi la vita per distruggere Roanoke una volta per tutte, e rimanere con Priscilla come fantasma. Anche qui subentra il fattore madre/figlia. Priscilla era alla costante ricerca di una figura materna, era buona, non malvagia come il resto dei coloni. Al contrario di Flora, che aveva i suoi nonni e tanti altri che le volevano bene, Priscilla non aveva nessuno. Il gesto di Lee secondo me dimostra ancora una volta il coraggio e la forza di questa protagonista che difficilmente dimenticherò. Lee si è sacrificata per amore di sua figlia, e penso che finale più bello per questo personaggio così controverso e contorto, non possa esserci. Ciao, Lee.

ALTRE CONSIDERAZIONI:

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  • Quando ad inizio episodio hanno mostrato il PaleyFest e tutti gli attori sul palco, stavo per rimanerci secco con la mia buonissima pizza Margherita in bocca. Pensavo che anche i #ThreeDaysInHell erano un ennesimo show televisivo, e che appunto erano tutti vivi. Avrei preso a testate il pc se fosse andata così. Vederli però tutti insieme è stato davvero BELLO! Mi è piaciuto un sacco, e inoltre sembrava di assistere ad un vero e proprio PaleyFest dedicato ad #AHS. Bello rivedere anche Rory, Agnes, Audrey. E’ stato un modo carino di farci salutare TUTTI i protagonisti di #Roanoke che ci hanno accompagnato in questi 10 episodi. Mi è piaciuta molto questa cosa.
  • INSENSATA E NOIOSA l’apparizione di Lot Polk. Mi ha annoiato. L’hanno messo lì senza un senso. Addio, non ci mancherai di certo. Anche qui non ho apprezzato particolarmente il fatto di aver fatto morire Jeather Polk, e aver dato spazio a quest’inutile Lot. Tenendo in vita Jeather, avremmo avuto più scene del meraviglioso Finn Wittrock, e invece niente da fare.
  • DELUSO dal fatto che non abbiano mostrato Ambrose, il figlio della Macellaia, e che abbiano ridotto di pochissimo le apparizioni della VERA Macellaia. Mi chiedo perché. La vicenda tra la Macellaia e il figlio era un punto focale della stagione, soprattutto dopo che lui stesso permise a Shelby, Lee e Matt di salvarsi la prima volta tradendo la mamma e gettandola nel fuoco. Avrei voluto vedere un confronto tra i due, qualcosa, e invece niente. 
  • DELUSO dalla non apparizione di Gaga al PaleyFest, visto che lei interpretò (magistralmente, secondo me) la Scàthach. Mi aspettavo che uscisse fuori da un momento all’altro, ma mi sbagliavo. E anche la vera Scàthach ha fatto delle apparizioni troppo brevi e fugaci, ed era uno dei personaggi che più mi affascinava. Anche la trasformazione fatta nei riguardi di Lee, buttata lì e dimenticata come se niente fosse.
  • In sintesi, penso che abbiano chiuso la stagione con troppe situazioni rimaste in sospeso. Troppe cose non mostrate che avrebbero potuto mostrarci. Il rapporto di Ambrose con la madre, come Lee è riuscita a liberarsi dall’influenza della Scàthach. Il vero Edward Mott che non si è visto per niente se non una fugace apparizione nell’ombra. Molte cose avrebbero potuto gestirle meglio. Forse avrebbero dovuto mantenere 12/13 episodi, come sempre.
  • Volevo poi dire CHAPEAU ad Adina Porter, l’interprete della vera Lee Harris. Assurdo ma vero, Adina non era nemmeno nel cast principale della stagione, eppure si può dire che è stata la VERA protagonista, e la ‘final girl’ della situazione, dimostrando un talento nella recitazione non di poco conto. L’avevo già particolarmente apprezzata sia in ‘True Blood’ che in ‘The 100’. Spero DAVVERO di poterla vedere anche nella stagione 7, perché un talento del genere ci vuole nella grande famiglia di #AHS già piena di grandissimi talmenti. Complimentoni, Adina!

La mia recensione finisce qui, e con questa ultima recensione possiamo salutare #AHS e darci appuntamento al prossimo anno! Come molti di voi sanno, ho particolarmente amato questa stagione perché secondo me ha avuto tutto ciò che una serie horror dovrebbe avere. A partire proprio dall’elemento horror. Magari ci sono state delle pecche, lo ammetto, magari non c’è stata una caratterizzazione dei personaggi a 360° e quindi non ci siamo affezionati al 100% a loro, ammetto anche questo. Però sono riuscito ad apprezzarla davvero tanto, quindi GRAZIE a Ryan Murphy per questa stagione 6 riuscita alla grande. GRAZIE a Lili, Sarah, Angela, Cuba, Kathy, Adina, Lady Gaga, Evan, e tutto il meraviglioso cast di #AHS, che ogni anno non smette mai di stupirmi per l’immenso talento.

P.S. Jessica, ci mancherai sempre.

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by: Frà Gullo;

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