HTGAWM 5×11 “Be the Martyr” – Recensione + TEORIE;

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Undicesimo appuntamento con la stagione 5 di ‘HTGAWM‘! Un episodio sicuramente MOLTO forte a livello emotivo, che ci ha fatto addentrare nell’animo sofferto e a pezzi di uno dei personaggi chiave dello show, Bonnie, e parlando nuovamente di un argomento molto delicato come il suicidio, e riesce a farlo in maniera delicata, senza calcare troppo la mano. L’episodio è servito anche per prepararci alla corsa al finale (visto che mancano 4 episodi). La situazione di Gabriel si muove in maniera confusa, la polizia è alle calcagna dei nostri personaggi, e le pedine si muovono alcune in maniera intelligente e altri in maniera del tutto STUPIDA. L’episodio è apparso un tantino noioso in determinati punti a causa di un caso che non mi ha mai particolarmente colpito, e la vicinanza di Annalise col personaggio di Crawford non mi fa impazzire di gioia. Procediamo quindi con la recensione e le consuete teorie (se riuscirò a farne qualcuna visto che non ci capisco più niente).

IL DOLORE DI BONNIE (E NATE)

Partiamo dall’argomento CENTRALE dell’episodio, che a me personalmente ha fatto venire il magone in più parti. Complice di questo magone è OVVIAMENTE quel povero cuoricino di Bonnie che si ritrova catapultata in un incubo nel quale non può di certo svegliarsi in quanto ciò che sta vivendo è TUTTO VERO. Fino ad ora Bonnie si è aggrappata alla convinzione che Miller fosse innocente, che non fosse la persona buona e sincera che diceva di amarla. Doveva aggrapparsi alla certezza della sua colpevolezza in quanto sarebbe stato TROPPO doloroso pensare il contrario, pensare di aver ucciso l’uomo che amava. La famosa telefonata al direttore del carcere fatta da Miller, PARE scagionare l’uomo mettendo quindi Bonnie di fronte una durissima certezza: ha ucciso l’uomo che amava per niente. Bonnie si sta ritrovando ad affrontare un dolore secondo me veramente ATROCE. Atroce perché qui non si tratta di una “semplice” tragedia in cui una donna perde l’uomo che ama. Qui si tratta di una donna TERRORIZZATA dall’idea che qualcuno potesse amarla, e che pur di non accettare che qualcuno potesse amarla per quella che è, per il suo passato e quant’altro, ha preferito vedere tale uomo come un MOSTRO, aiutando un amico a dargli il colpo finale, uccidendolo definitivamente. Quando Bonnie con la voce spezzata e lo sguardo di chi sta soffrendo in modo assurdo dice “Avrei potuto chiamare il 911“, non si riesce a controbattere perché HA RAGIONE. Bonnie avrebbe potuto fare qualsiasi cosa. Avrebbe di certo messo nei guai Nate, ma avrebbe salvato UN UOMO. Un uomo che innocente o meno, non meritava di fare una fine del genere. E’ quasi incredibile pensare che probabilmente è la stessa Bonnie a sabotare ogni sua possibilità di essere felice. E per questo colpevolizza subito Miller, per questo lo uccide a mani nude senza minimamente pensare di salvarlo. E quando parlo di “un uomo, innocente o meno non meritava una fine del genere” mi riferisco ai ragionamenti del buon Nate fatti in questo episodio.

L’episodio ha messo anche Nate faccia a faccia con una verità che NON vuole accettare. Nate si è infuriato, arrabbiato, e ha urlato “Non ho ucciso un uomo innocente!“. Questa frase mi è subito rimasta impressa perchè è come se Nate avesse detto “Uccidere un criminale è meno grave che uccidere un innocente” il che è assurdo come ragionamento. E’ assurdo in partenza in quanto NESSUNO ha il diritto di togliere la vita a qualcuno, innocente o meno che sia. Esiste la giustizia per farla pagare ad un criminale, altrimenti tutti si farebbero giustizia da soli al mondo. E seconda cosa, il discorso è ASSURDO soprattutto perché proviene da un personaggio come Nate. E’ vero che in questo show il “non si ha il diritto di togliere una vita” lascia il tempo che trova visto che ‘sti poveri cristi hanno ucciso più persone di Hitler (leggere ironia), ma da un personaggio SUPER corretto e puro come Nate, non puoi aspettarti un discorso simile in quanto lui è SEMPRE stato quello che ha giudicato e criticato tutte le malefatte di Annalise, dei ragazzi. Lui, uomo di legge che ha SEMPRE rispettato un codice d’onore che MAI gli ha fatto sporcare le mani, adesso si permette di dire una frase simile? Nate realmente pensa che se Miller fosse stato realmente colpevole allora lui può non avere sensi di colpa? So che probabilmente Nate ha parlato in un momento di rabbia e confusione, ma è pur vero che fino all’episodio precedente non aveva NESSUN timore per aver ucciso un innocente, era ‘tranquillo’ con ciò che aveva fatto, con il fatto di aver tolto la vita ad un uomo, nonostante comunque si sentisse una merda. Ora però è sopraggiunta LA RABBIA. La rabbia perchè crede di aver ucciso un innocente. Quindi cosa devo credere? Devo credere che Nate si sentisse un pò merda, ma non tantissimo in quanto credeva che Miller fosse colpevole, e che ora che ha scoperto che probabilmente era innocente si sente più merda di prima? Ragionamento assurdo oltre che al suo comportamento. Nate sta facendo tutto ciò che un colpevole che non vuole essere beccato, NON dovrebbe mai fare. Non sta minimamente ragionando, dettato dalla rabbia di scoprire REALMENTE la verità. Ho il timore che ciò lo porterà presto dietro le sbarre. L’ho apprezzato però quando ha consolato Bonnie, prendendosi delle colpe che effettivamente SONO SUE. Lui ha iniziato tutto, lui ha ridotto Miller in fin di vita. E’ pur vero che difficilmente Bonnie si farà ‘andar bene’ questa consolazione, perché dentro di lei vivrà sempre il ricordo di ciò che ha fatto e che poteva evitare.

ALTRE CONSIDERAZIONI:

Il caso di Crawford l’ho trovato ESTREMAMENTE noioso. Ho l’atroce dubbio che abbiano dato tanta importanza al suo personaggio con il solo scopo di farlo avvicinare ad Annalise. A partire dalle scene finali in cui entrambi avevano avuto la stessa idea riguardo al caso, il sorrisino di lei, i riferimenti di Tegan nell’episodio precedente su una possibile ‘cotta’ di Crawford per Annalise, insomma MI SEMBRA CHIARO. Se è davvero così chiaro come pare a me, dico: no. No perché questi due insieme hanno la stessa chimica di me a letto con una donna.

Ho trovato SENSATA la rabbia di Laurel in seguito a ciò che ha scoperto riguardo il “coinvolgimento” del suo Christopher all’omicidio di Miller. Laurel è cresciuta in una famiglia INSTABILE ed è cresciuta soprattutto con dei traumi psicologici che si è portata dietro per il resto della sua vita. Avendo lei ora un figlio NON vuole assolutamente che determinate scene che vede nella sua infanzia possano in qualche modo condizionarlo in futuro. Non la trovo una cosa esagerata in quanto il trauma infantile è una cosa BEN conosciuta e seria. Il bambino non potrà ricordare nulla, questo è poco ma sicuro, ma determinati eventi a cui assiste da piccolo potrebbero provocare qualcosa nel suo subconscio. Qualcosa che prima o poi potrebbe manifestarsi in età più adulta. E’ comprensibilissima la preoccupazione di Laurel. Per fortuna però Michaela la tranquillizza con i suoi modi alla…Michaela.

E’ possibile che mi stia ritrovando a shippare Frank e Bonnie insieme? Non riesco bene a capire se i produttori stiano spingendo per questa possibile coppia, ma se così fosse, lo stanno facendo veramente bene. Frank sta facendo un percorso di crescita PAZZESCO, e il modo in cui si sta prendendo cura di Bonnie mi disarma per quanto sia bello. Il momento in cui la tira fuori dall’auto, i suoi occhi terrorizzati all’idea che Bonnie potesse aver commesso qualche pazzia. Frank sta dimostrando un attaccamento FORTE a Bonnie. Che sia amore? Amicizia? Non lo so, ma questi due insieme bucano lo schermo MOLTO più di Frank e Laurel insieme, fatemelo dire. Inoltre c’è una totale FIDUCIA di Bonnie verso Frank e di Frank verso Bonnie che li renderebbe la coppia perfetta.

SPECULAZIONI E TEORIE

La trama intorno la morte del padre di Nate, l’omicidio di Miller, Governatrice, etc, è PIUTTOSTO interessante in quanto la rivelazione finale riguardo il DNA falsificato ribalta le carte in tavola. Nate Senior non aveva OVVIAMENTE impugnato la pistola per colpire gli agenti di polizia, e fu ucciso di proposito su richiesta di qualcuno. Lo stesso qualcuno che ha FALSIFICATO i risultati del test del DNA sulla pistola per rendere papà Lahey colpevole. Ora chi diamine può essere stato visto che i risultati (falsi) li fornì proprio Miller? Devo pensare che i produttori stiano facendo con noi telespettatori il gioco inverso? Farci credere che Miller fosse un innocente per poi rivelarcelo come la mente malvagia dietro tutto? E’ una cosa interessante in quanto davvero non riesco al 100% a scagionare Miller e non riesco a capire se possa realmente c’entrare lui o meno. Stavo anche pensando, e se la telefonata al direttore fosse stata una sorta di messaggio in codice? Quel “…il figlio lavora per me, quindi voglia che abbia un trasferimento tranquillo” potrebbe essere in realtà qualcosa di diverso che Miller voleva dire al direttore del carcere, e anche la successiva risposta del direttore che dice “Ci occuperemo di lui“? Forse il “ci occuperemo di lui” voleva dire ucciderlo? E forse Miller lo sapeva perfettamente? Non so che idea farmi soprattutto grazie al misterioso collegamento con…Gabriel.

Cosa stava combinando Gabriel? Perché ha distrutto le carte d’identità false e anche il telefono? Gabriel in teoria aveva detto la verità all’FBI, giusto? Lui collaborava con Miller per smascherare Annalise e la sua cerchia in quanto era convinto che avessero commesso chissà quanti crimini (sapessi mio defunto Miller!). Dal momento che Gabriel, tornando a casa ha distrutto quel misterioso telefono, significa che in realtà la collaborazione con Miller andava BEN oltre una semplice alleanza per smascherare Annalise. Ci doveva essere un qualcosa di più architettato dietro. Questo episodio mi ha dato la NETTA sensazione che qualcuno nell’ombra ha SEMPRE indagato sin dalla morte di Sam. Qualcuno che ha osservato da vicino le vite di AK e degli altri, ha collegato ogni cosa, ogni morte, ogni giustificazione, ogni movente, ogni prova, tutto. Qualcuno che al momento ha uno schema COMPLETO in testa e che collega ogni omicidio e ogni spargimento di sangue, ai nostri protagonisti. E’ surreale pensare che dopo TUTTO ciò che hanno fatto nessuno sia riuscito a beccarli, o almeno ad avere una pista da seguire. E a giudicare da questo screen tratto dal prossimo episodio, direi che non sono totalmente fuori strada. Qualcuno sta cercando di rovinarli una volta per tutte, e Gabriel era coinvolto al 100% in un piano secondo me DAVVERO grande e preoccupante, e l’arrivo dell’FBI è il preludio di qualcosa.

La biondina dell’FBI non mi sembrava totalmente estranea alla vicenda o ignara di ciò che ruota intorno ad Annalise. Quando ha chiamato Gabriel nel suo ufficio e lui le pone il dubbio che il predecessore di Miller pensava che Annalise fosse una criminale, la donna NON SI SCOMPONE. Rimane impassibile come se già sapesse tutta la matassa che c’era dietro AK. Risponde semplicemente con un’altra domanda, ovvero: “Come pensava il procuratore Miller, che lei potesse aiutarlo?“. Sembrava appunto che la donna già sapesse di tutte queste investigazioni ai danni di Annalise, e che ora il suo cruccio fosse semplicemente sapere cosa c’entrasse Gabriel Maddox in tutta la faccenda.

Insomma, un intreccio INCREDIBILE che non so come potrà risolversi. Tutte le pedine intorno alla trama principale sono in una posizione davvero scomoda in quanto i segreti da mantenere iniziano ad essere veramente troppi, e qualcuno scoprirà di certo qualcosa. Troppi spargimenti di sangue, troppi segreti, troppi occultamenti. Ho la sensazione che presto qualcuno si ritroverà con delle manette alle mani. In attesa di nuovi sviluppi io penso di potervi salutare qui e darvi appuntamento alla settimana prossima. Conto in un vostro commento all’episodio e anche alle mie opinioni e teorie. Alla prossima settimana little murders!

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