AHS Hotel 5×05 “Room Service” – Recensione

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Devo ammettere che questo è stato di gran lunga l’episodio che più ho preferito di questa stagione 5. Bello, angosciante, emozionante, splatter, tutto ciò che ho sempre amato di questo show. Una puntata da 10, davvero. Senza contare che, per quanto mi riguarda, #AHSHotel si sta rivelando un vero e proprio gioiellino. Quindi parto subito con il mio commentone, sennò mi dilungo troppo.

AMERICAN HORROR SCHOOL:

Già, perché tutta la sequenza a scuola aveva quasi bisogno di un titolo tutto suo. L’intera vicenda dei bambini a scuola ha reso l’episodio meraviglioso, dando quel tocco di horror che ha sempre contraddistinto la serie. Alex, dopo aver ricevuto il virus dalla Contessa, inizia la sua nuova vit, anche se con difficoltà. Nel tentativo di salvare la vita di uno dei suoi pazienti, il piccolo Max, decide di fare ciò che la Contessa ha fatto con lei e con Holden, ovvero, dà il suo sangue al bambino. Max si riprende, ma Alex non ha la minima idea di ciò che ha combinato. Questo personaggio, devo dire che mi sta altamente sulle bip. E’ insulso, e secondo me privo di profondità. A parte la morbosa ossessione per il suo primogenito, non vedo in lei nulla di interessante. In pratica, Max arriva a scuola, e partendo dalla sua amichetta Madeline, fino a passare ad un altro bambino, lentamente infetta tutta la sua classe, che ben presto diventa una pericolosa combriccola di succhia-sangue. Sarà che ho sempre avuto una passione per il genere splatter, ma tutta la sequenza a scuola è stata sicuramente impressionante, ma anche geniale e da brivido. Vogliamo invece parlare del momento in cui tutti i ragazzini si parano il sedere a vicenda durante l’interrogatorio della polizia? Hai capito questi baby vampiri! Sono curiosissimo di sapere cosa accadrà loro perchè penso che ben presto inizieranno a nutrirsi dei loro genitori e la situazione prenderà sicuramente una piega fin troppo esplosiva.

ALEX:

Per quanto riguarda Alex ho chiaramente detto cosa penso di lei. E’ una donna vuota e triste, capace di provare amore solamente per Holden, anche se per quanto mi riguarda è più una morbosa ossessione. La scena in cui si stende nella bara con lui urlava “CREEEEPY!” da tutti i pori. Inquietantissima. Quella scena secondo me dimostra quanto Alex non nutri solo amore per il figlio, ma anche una gravissima e morbosissima ossessione. E ora cosa ha fatto? Ha usato un virus di cui non sa assolutamente nulla, provocando un’epidemia di massa che causerà problemi non gravi. Ha agito in buona fede? No. Ha agito senza sapere le conseguenze, ha agito così perché questa donna è chiaramente disturbata a livello mentale, e tutto l’episodio ne è la dimostrazione.

Ah, una cosa vorrei dire. MA DOVE CASPITA E’ FINITA LA POVERA SCARLETT? IO LA ADORO.

LIZ TAYLOR:

Liz ha davvero dominato nell’episodio, insieme ad Iris. Finalmente scopriamo la storia dietro Liz Taylor e cosa lo ha portato a diventare così, e devo dire di non essere rimasto deluso. Una storia davvero affascinante e ben costruita. Liz ha detto bene, e ha detto ciò che anche io ho pensato sin dall’inizio. Liz un tempo era Nicky, con una moglie noiosa, una vita noiosa, e in lui c’era qualcosa di ‘diverso’, si sentiva ‘diverso’, ma non era gay, non lo è mai stato. Lui si sentiva semplicemente donna. Tutte le scene tra la Contessa e Liz sono state meravigliose, e anche questa volta ci mostrano una Contessa diversa. Un’ennesima sfumatura di questo personaggio di cui muoio dalla voglia di scoprire la storia. Con Nicky, la Contessa era un’amica. Un’amica che aiuta un amico in difficoltà ad essere se stesso…

Sembravano due tipiche “best friends” che si preparano per passare la serata fuori.

E per la prima volta nella Contessa ho visto un interessamento sincero e dettato dal cuore. Elizabeth (e finalmente la chiamo con il suo vero nome) non cercava in Nicky un’ennesima persona che la potesse adorare e idolatrare, bensì voleva davvero aiutarlo. Aiutarlo a far uscire il suo vero io interiore. Quella donna soffocata dentro di lui che urlava per uscire in quanto si sentiva cosi, donna. Non è stata la ‘solita’ storia in cui lui è un uomo omosessuale che vuol diventare donna. E’ stata una storia diversa, non banale, e che mi ha davvero affascinato. Ah, volevo poi ricordare una delle frasi più belle mai sentite in questo show per quanto mi riguarda, e che dimostra ancora una volta la grandezza di Ryan Murhpy:

“In noi, ci sono due persone diverse: quella che il mondo vuole che siamo…accondiscendente, e poi c’è l’ombra. Ignorala e la vita sarà per sempre una sofferenza.”

IRIS:

C’è davvero bisogno di qualche parola per esprimere la perfezione di questo personaggio? Partiamo dal presupposto che amo alla follia la Bates, quindi il mio giudizio sarà forse offuscato da questo amore platonico che provo sin da quando vestiva i panni dell’inaffondabile Molly Brown in ‘Titanic’, ma vabbé, dettagli. Iris si ritrova catapultata in questa sua nuova versione a causa di un figlio ingrato che non ha avuto il coraggio di prendersi le responsabilità delle sue azioni, un figlio che per paura di rimanere solo, ha trascinato sua madre, di cui fino ad allora non gli era mai importato, in quell’inferno di vita. Iris quindi ha visto tutte le sue emozioni, tutta la sua insofferenza verso ogni determinata cosa, e in particolare la sua insofferenza verso quell’hotel maledetto, in cui stava solo per stare accanto al figlio, amplificata fino all’inverosimile tanto da portarla ad uccidere il povero Darren Criss e un’altra ragazza qualsiasi che non aveva importanza. Sì, proprio lui (e mo chi glielo dice a Kurt che gli hanno ucciso il marito?).

E infatti Iris è esplosa verso quei due ragazzi (e credetermi, li avrei uccisi anche io), perché esasperata da tutto, da ogni cosa. Tutte le sue scene sono state sensazionali, tutti i suoi sguardi del tipo “Sto per esplodere!”. La sofferenza nei suoi occhi nel tentare di superare questa transizione, e il senso di libertà quando ha liberato tutte le sue emozioni contrastanti uccidendo a sangue freddo quella coppia. Immensa, immensa Iris, e immensa Kathy.

DONOVAN:

Ha totalmente ragione Ramona, e penso che sia per egoismo che ha fatto ciò che ha fatto. Mi piaceva inizialmente come personaggio, mi intrigava, ora di lui apprezzo solo quel pezzo di gnocco di attore che gli da il volto (oh my Bomer). Per Donovan, al momento avrei solamente parolacce e insulti.

JOHN:

Sul fronte John ho da dire solo una cosa: NON SI REGGE PIU’. Ho provato ad apprezzarlo, a capirlo, a studiarlo fino in fondo come personaggio, ma ora basta. Partiamo dal presupposto che il modo in cui ha trattato Sally è stato veramente orribile. Lui stesso sta ricevendo solo schiaffi dalla vita, e lui rende pan per focaccia a Sally, ma perchè? Che modo è di comportarsi? Poi oramai è noioso, statico, senza nulla di interessante che lo coinvolga. Ancora a credere che quelli nell’hotel fossero persone mascherate. Dio mio, mi ricorda Ben Harmon nei bei tempi andati di “Murder House”, roba da padellate in testa. Sally invece, piccola mia, si è vista poco, e non lo accetto. Vedete di darmi tanta Sarah Paulson e tanta Sally la prossima settimana, altrimenti divento la Iris della situazione.

Per concludere, un episodio che dimostra quanto ancora ‘American Horror Story’ ha da dare. Quanto ancora ha tante carte da giocarsi. Un episodio che conferma, secondo me, il buon andamento di questa stagione 5 che trovo affascinante, misteriosa, cupa e con quel pizzico d’horror che la serie ha sempre avuto, e che mi riporta dritto dritto ai tempi delle prime stagioni. In attesa di scoprire le storie di Elizabeth e di Sally, (anzi no, le PRETENDO) vi do appuntamento alla prossima settimana…Ah, e ovviamente commentate anche voi l’episodio, condividete la mia recensione che trovate anche sul mio profilo “TWITTER“, e parliamo insieme di questa #5×05! Forza, altrimenti chiamo Iris. Vi avverto.

by: Frà Gullo;

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