AHS Cult – 7×08 “Winter of Our Discontent” – RECENSIONE + TEORIE;

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Ed eccoci all’ottava settimana di questa stagione 7 di #AHS. “Cult” come avevo già detto in precedenza, si è rivelato un vero e proprio gioiellino, almeno per quanto mi riguarda. Sono riuscito ad apprezzare anche questo episodio pur avendolo trovato leggermente più lento dei precedenti. Ci hanno spiegato di più riguardo il rapporto tra Winter e Kai, il che ho apprezzato moltissimo, ma SOPRATTUTTO ci hanno chiarito la posizione del povero dottor Vincent, fatto fuori troppo presto e in una maniera orribile. Il twist finale lascia tutti attoniti ma ci prepara anche al piano finale di Ally. Chissà cosa avrà in mente. Procediamo con ordine:

IL PASSATO DI KAI E WINTER


Finalmente ci hanno rivelato di più riguardo il rapporto tra Kai e Winter. Molti telespettatori a volte dimenticaVANO del fatto che fossero fratello e sorella proprio per le poche scene avute assieme. Questo episodio ci ha mostrato l’inizio della follia di Kai, ed è stato molto interessante. In principio, Kai era una persona ‘normale’ come tutti. Un pò sopra le righe, ma normale. Ciò che successe in quell’inquietante casa in cui lo abbiamo visto con Winter nei flashback, lo ha cambiato. Mi sembra chiaro che l’intento iniziale di Kai, fosse quello di liberare il mondo da persone come quel Pastore Charles che uccise in quella casa. Era disposto a salvare tutti da persone malate come quello. L’intento di Kai inizialmente era nobile ma fortemente discutibile, in quanto voleva proteggere le persone eliminando (quindi uccidendo) mostri come quel pastore. Il fine di Kai era giusto. Quel pastore era fuori di testa, folle, e sicuramente c’erano altre persone malvagie e malate come lui. Kai però capì di non poter salvare tutti. Era impossibile poter salvare tutti dalla cattiveria che dilagava in America, quindi cambiò. Capì di dover distruggere tutto e costruire un mondo nuovo. Da qui è partito il suo “amore” per Donald Trump. Da qui è partito il suo folle piano che abbiamo potuto vedere in questi episodi. La bellezza nel personaggio di Kai, stava INIZIALMENTE nel fine che l’uomo voleva raggiungere, o sembrava volesse raggiungere. Un fine che sembrava inizialmente nobile (come ci rivelano i flashback di questo episodio) ma che oramai sta sfociando nella follia. Il troppo potere gli sta dando alla testa. Il suo intento non è più quello di avere un mondo migliore. Oramai è totalmente sopraffatto dalla voglia di potere. Dalla voglia di comandare. Ed è quello che infatti spesso succede a MOLTI leader. Oramai Kai va fatto fuori.

Il culmine è stato nel momento in cui decide di mettere incinta Winter per poter avere un ‘salvatore’ che possa portare avanti la sua missione. Una decisione DAVVERO malata e che oramai fa capire quanto sia totalmente perso. Usare la propria sorella per un qualcosa di così orribile, va ben oltre la follia. Soprattutto perché consapevole dei gusti sessuali della sorella e anche del detective Samuels. Ha ‘abusato’ dei loro corpi, mercificandoli in maniera meschina.

Per quanto riguarda Winter, l’ho trovata a tratti tenera e a tratti stronza. Tenera quando ha tentato IN TUTTI I MODI di convincere Ivy e Beverly a darle una possibilità per provare a salvare suo fratello. Non prendiamoci in giro, chiunque avrebbe agito come lei. Kai è suo fratello, ed è ovvio che se esiste anche solo una possibilità per farlo rinsavire, Winter vuole tentarla. Però figlia mia, tuo fratello è oramai andato! Non ci sta più con la testa, ed è ora che Winter se ne rendi conto. STRONZA quando ha dato a Beverly la colpa della morte del detective. Pessima nella scelta di sottostare ancora una volta al fratello. E’ davvero ancora dalla sua parte o sta facendo il doppio gioco? Di certo spero che Beverly sopravviva e le faccia il culo a strisce.

Anche questo episodio continua sulla scia della contrapposizione tra uomo e donna. Dove l’uomo è un essere superiore,  mentre la donna è sottomessa. Ne parla però, lasciando intendere che tale pensiero non può funzionare nella maniera più assoluta. Soprattutto se imposto. Il senso di onnipotenza che sta avendo Kai e che stanno avendo i suoi seguaci, potrebbe portare le donne a ‘vincere’, ma di certo anche il team female non si sta dimostrando  del tutto innocuo, visto che anche loro stanno palesando lati oscuri alquanto criticabili. E’ una lotta che dovrebbe farci capire l’uomo non è migliore della donna, così come la donna non è migliore dell’uomo. Siamo tutti sullo stesso piano, e tutti con i nostri lati buoni e lati oscuri. Poi c’è chi sviluppa maggiormente un lato piuttosto che un altro, ma nessuno è superiore all’altro, e questo episodio ne è la riprova visto che vediamo un Kai sempre più spietato, e anche una Winter che tradisce una sua amica pur di salvarsi la pelle, accusandola di aver ucciso qualcuno.

LA STORIA DEL DETECTIVE SAMUELS

Assurda ma al tempo stesso intrigante e misogina a livelli assurdi,  tutta la storia del detective. Un personaggio che a tutti noi appare come omosessuale, ma la cui storia è molto più intricata. Lui non è mai stato omosessuale perché “ama gli uomini” o “prova attrazione per loro”. Samuels è “diventato” omosessuale per l’odio che provava per le donne. Le odiava così tanto, e capì che l’unico modo per godere nel sesso, era farlo con qualcuno che lui reputava superiore alla donna, ovvero un uomo. Abbiamo potuto constatare che Samuels aveva sempre avuto rapporti SOLO con donne, ma che la sua repulsione verso il genere femminile lo portò ad andare a letto con uomini. Li reputava talmente superiori, da riuscire a godere solamente con loro.

Una storia REALMENTE ai limiti forse dell’assurdo, ma che fa pensare a quanto la misoginia può arrivare a livelli malati.

ALTRE CONSIDERAZIONI:

  • Oramai ero sempre più convinto dell’innocenza dello psicologo. Lo pensavo soprattutto dall’episodio in cui raccontò della fuga di Meadow dal suo ufficio. In quel frangente, Meadow stava portando a termine il piano di Kai, e se Vincent fosse stato a conoscenza del piano sarebbe stato lui a mandarla via dal suo ufficio. Invece il flashback ci mostra un Vincent totalmente ignaro di tutto, e Meadow che con una scusa lascia l’ufficio. Già il mostrarci il flashback avrebbe dovuto farci capire la TOTALE inconsapevolezza di Vincent. Mi è dispiaciuto troppo per lui. La sua morte per mano di Kai, secondo me fa intendere quanto Kai sia veramente in difficoltà e stia iniziando a perdere di credibilità.
  • Ally che passa dalla parte del nemico è stato un colpo di scena eccellente. Mi sembra ovvio che la donna sia entrata nella setta con il solo intento di eliminare Kai e riprendersi suo figlio. E Ally ora è cambiata. Non ha più paura, e lo dimostra la scena finale, dove rimane INERME di fronte la morte del povero psicologo. E’ disposta a tutto pur di riprendersi suo figlio. Non è più la donna piagnucolona che avevamo conosciuto nella #7×01. Mi piace!

Diciamo che non c’è molto altro da dire. Le alleanze cominciano a vacillare. Quella che sembrava una rivolta femminista viene frenata da un Kai sempre più onnipotente e convinto di se, le cui certezze però, iniziano a vacillare. Il far entrare Ally nella setta è segno di un suo indebolimento che potrebbe costargli la vita. Vedremo come si concluderà il tutto visto che mancano solamente 3 episodi al gran finale. Io propongo l’hashtag #KILLKAI. Riusciremo a vederlo morto? Aspettiamo e speriamo. Alla prossima settimana!

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by: Frà Gullo;

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