AHS Cult – 7×07 “Valerie Solanas Died for Your Sins: Scumbag” – RECENSIONE + TEORIE;

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Ragà, io non so proprio come iniziare le recensioni di questa stagione 7 di #AHS, senza dire: CHE MERAVIGLIA! Sì, perché anche questo episodio, è stato all’altezza di tutti i precedenti. Oramai mancano solamente 4 episodi alla fine. La stagione è ben avviata da un pezzo, quindi posso affermare con ASSOLUTA certezza che #Cult si annovera tra le mie stagioni preferite, insieme a #FreakShow. Questo episodio poi, è stato una perla rara. Io mi incuriosii’ ad Andy Warhol nel lontano 2010, quando stavo ancora alle scuole superiori, e il mio unico amico era il computer e un pacco di patatine. Ero sempre stato intrigato da queste vicende, da queste ‘tragedie’ che riguardavano personaggio illustri, soprattutto artisti. Con lui, anche Charles Manson (che verrà trattato in uno dei prossimi episodi), il killer Zodiac, e anche Valerie Solanas. Una delle vicende che più mi ha affascinato, e di cui più ho letto.


Vedere questa vicenda PRENDERE VITA in uno dei miei show preferiti, è stato un colpo basso. E’ stato tutto perfetto. Tutto raccontato nei minimi dettagli. I personaggi di Warhol e della Solanas sono stati interpretati egregiamente. Un applauso ad Evan Peterse e Lena Dunham per aver dato vita a due personaggi molto complessi e difficili, soprattutto quello di Valerie. Sono riusciti ad interpretarli perfettamente. Sono riusciti a trasmettere tutto quello che negli anni avevo letto e imparato sui due. Soprattutto per quanto riguarda Valerie. La Dunham è riuscita a dare vita in modo “insopportabile” a Valerie Solanas, ad interpretare la rabbia, la follia, e la disperazione, di una donna troppo sola e tormentata dai suoi demoni interiori, che si è autodistrutta con le sue stesse mani. Vado subito a commentare la vicenda:

LA VICENDA DI ANDY WARHOL E VALERIE SOLANAS:

Per chi magari non ne sapesse molto riguardo questa faida, ma soprattutto riguardo Valerie, vi dico che ciò che abbiamo visto in questa #7×06 ACCADDE REALMENTE. Valerie Solanas è esistita davvero. Era davvero una femminista fin troppo estremista, folle, e che attentò alla vita di Warhol. Fondò veramente lo SCUM Magazine. E’ successo tutto sul serio. Il che ha reso l’episodio ancora più  affascinante e un pizzico inquietante, allo stesso tempo.

Quello che mi è piaciuto di questo episodio, è che ci hanno mostrato fino in fondo, quanto un’ideale fin troppo estremizzato possa provocare follia e farti passare dalla parte del torto in un nanosecondo. Quello che Valerie Solanas predicava aveva un qualcosa di giusto nel profondo, ma nel totale era qualcosa di assolutamente sbagliato. Se da un lato, era vero il fatto che, soprattutto all’epoca, gli uomini erano al comando di tutto, e le donne dovevano sottostare, era anche vero che la propaganda che la Solanas faceva, era FOLLE, SBAGLIATA, ASSURDA. Di base era tutto giusto. Le donne non dovevano più essere viste come inferiori all’uomo. Anche loro potevano creare, fare qualcosa di grande, etc, eppure tanti uomini hanno bloccato loro la strada. Quindi il principio dal quale partiva Valerie era correttissimo.

Ma la Solanas, vittima di una vita che le aveva provocato solo dolore proprio a causa dei tanti stupri subiti da suo padre da bambina, si è ritrovata a riversare i suoi demoni interiori, sugli uomini. E non si è mostrata come una femminista corretta. Non ha cercato la parità dei sessi per uomo e donna, com’era giusto che fosse, bensì voleva sterminare OGNI uomo esistente, e questo l’ha portata ad essere un personaggio veramente negativo. E mi è piaciuto questo dell’episodio, anche per il fatto che non ha voluto mostrare quanto fosse giusto il femminismo, e sbagliato il maschilismo. Ma ci ha voluto mostrare il fatto che, se usi i tuoi ideali spingendoti fino all’assurdo, sbagli IN tutti i casi. Sia che tu sia maschilista, sia che tu sia femminista. Murphy, con questo episodio, non innalza nè le donne ad una forza superiore, e nè gli uomini. Sarebbe troppo semplice fare il ‘politically correct’ ed aggraziarsi tutte le donne, gli omosessuali, le persone di colore, tutta quella gente, purtroppo, vittima dei pregiudizi, mostrando come sono buoni, dolci, gentili. Non si attirerebbe nessuna polemica. Ma non è stato così. Ci hanno mostrato quanto anche loro, anche chi combatteva per una buona causa, se lacerato da tanti dolori e rancori, poteva arrivare a perdere la testa e a diventare un mostro. Ci ha mostrato le conseguenze tragiche di un ideale TROPPO ingigantito. Mi è piaciuto tanto!

Ed è anche questo, alla fine, che sto AMANDO di #Cult. Sin da quando annunciarono il tema della stagione 7, il fatto che si basasse sulle elezioni americane, su Trump, mi instillava l’atroce dubbio che potessero creare una stagione che serviva solo come ‘campagna anti-Trump, e non mi sarebbe piaciuto. E alt, io schifo abbastanza Donald Trump, per tutta una serie di motivi che non sto qui ad elencarvi. Ma questo show, non era il luogo adatto per fare campagna negativa nei suoi confronti. E infatti, non è stato così. #Cult ci ha mostrato in modo TOTALE e IMPARZIALE, come le elezioni americane abbiano danneggiato TUTTI in America. Non ci hanno mostrato i sostenitori di Hillary Cliton come buoni, gentili, e altruisti, e quelli di Doland Trump come razzisti, violenti e omofobi. Ci hanno mostrato PER INTERO cosa succede quando qualcuno ha radicato in se un ideale in modo talmente forte, da farsi trascinare. Winter, Ivy, Beverly, tutte sostenitrici di Hillary Clinton, eppure? Eppure si sono fatte abbindolare da Kai, hanno ucciso, hanno mutilato. Non hanno usato due pesi e due misure. Ci hanno semplicemente mostrato le CONSEGUENZE che un ideale può avere su un uomo o su una donna, quando basi TUTTA la tua vita, a portarlo avanti e a sostenerlo. Quell’idea poi può distruggerti, sia che tu cerchi di far del bene, che del male.

Ed è questo che ha insegnato la storia di Valerie Solanas. L’abbiamo vista iniziare a portare avanti un’ideale che sembrava giusto. Un ideale che dava importanza al ruolo della donna nella società. Ma i demoni che la distruggevano dentro, l’hanno portata alla follia, estremizzando il suo ideale, rendendolo qualcosa di assolutamente degradante e brutto da vedere.

Devo dire che ho AMATO DA MATTI il colpo di scena riguardo il killer Zodiac. Rivelarci che in realtà erano le femministe di Scum ad uccidere, e che Zodiac fu solamente un impostore che si prese un “merito” che non aveva, è stato BRILLANTE! E’ stato molto triste vedere come la gente abbia SUBITO attribuito gli omicidi delle Scum, ad un uomo. Questo a riprova di quanto sessismo c’era all’epoca, tanto da far credere che una donna, MAI avrebbe potuto commettere atrocità simili. Ed è sbagliato come pensiero. Perché TUTTI gli esseri umani possono uccidere, tutti possono diventare dei mostri, così come delle brave persone. E’ stata quella la goccia che ha distrutto Valerie. Il vedere, che per L’ENNESIMA VOLTA, il maschilismo dilagava. Che nonostante stesse confessando di sua spontanea volontà TUTTI gli omicidi commessi, nessun uomo l’ascoltava, o le credeva, questo perché era una donna. Fu questo episodio a distruggere definitivamente la povera Valerie, che morì da sola, piena di rabbia e collera verso il genere maschile. Che storia davvero triste. Valerie Solanas aveva provato a dar vita a qualcosa di giusto, soprattutto in tempi come quelli, ma sbagliò ogni cosa.

LA RIBELLIONE DI BEVERLY, WINTER E IVY:

C’era da aspettarselo! Era solo questione di tempo prima che una di loro capisse la situazione e si ribellasse a Kai. Ero CONVINTISSIMO che potesse essere Beverly a farlo, sin da quando iniziò ad informarsi sul passato di Kai. Ora, secondo me, Beverly farà tesoro delle confidenze di Kai, e le userà per colpirlo. Le tre si sono ribellate alla tirannia del giovane Anderson, dopo che Beverly stessa ha potuto provare sulla sua pelle, quanto quest’uomo le aveva SEMPRE e SOLO ingannate per riuscire a salire al potere.

E qui, ci si ricollega a tutto ciò che dicevo su Kai precedentemente. Com’era possibile che un uomo così devoto ad un presidente come Donald Trump, potesse essere così di larghe vedute? Ora abbiamo capito perché. Quello di Kai era sempre stato SOLO un piano. Il piano di portare a se, le ‘vittime della società’. Quelle persone che continuamente venivano derise, che erano continuamente vittime del pregiudizio. La donna di colore, il ragazzo omosessuale. Persone pieno di livore verso chi aveva fatto loro del male e li aveva fatti sentire inferiori. Gli serviva la loro rabbia per arrivare in alto. Per diventare Kai Anderson, consigliere comunale. E quando ha usato Meadow, riuscendo a compiere il suo piano, ecco che il Kai che esultava alle elezioni di Trump, simulando del sesso con l’immagine di Trump in TV, è riaffiorato. E’ riaffiorato l’uomo misogino, maschilista. Quello che in un attimo ha eliminato Ivy, Beverly, e Winter. Avete notato come fosse circondato SOLO da uomini a casa sua? Perché finalmente Kai ha raggiunto il suo obbiettivo, perciò può buttare giù la maschera.

Ma purtroppo, le tre povere donzelle non sanno che pur pensando di essersi ribellate a Kai, uccidendo il povero Harrison, sono ANCORA dei burattini nelle mani del giovane Anderson. Abbiamo potuto vedere entrare in scena il personaggio di Bebe Babbit, e FINALMENTE ABBIAMO RIVISTO FRANCIS CONROY. Non vi dico la reazione che ho avuto appena l’ho vista.

Bebe era l’amore della vita di Valerie, ma nel presente, è un’ALLEATA di Kai. Ebbene sì. La scena finale fa capire quanto il piano di Kai sia MOLTO più grande di quel che pensiamo. Si è preso gioco delle tre in un modo eccellente, ed è riuscito a metterle sotto scacco con un piano geniale. Mandando loro Bebe. Non sappiamo precisamente quale sia lo scopo di tutto ciò. Penso che in qualche modo, Kai voglia tentare di capire di chi può fidarsi nella setta. Dopo il confronto con Beverly, secondo me Kai ha capito che la donna poteva essere un ostacolo, e potenzialmente pericolosa, ed ecco che ha messo in atto il piano che ha coinvolto il personaggio di Bebe (Francis Conroy). Indirettamente, è stato LUI a volere la morte di Harrison.

Sì, perché lo stesso Harrison aveva confessato poco prima di essere fatto a pezzettini, che non aveva MAI consigliato la sigla “Gli uomini comandano. Le donne soccombono”. Kai, furbamente, ha rivelato a Beverly che Harrison aveva vagliato questa ipotetica sigla, insinuando in Beverly il pensiero che Harrison fosse uno schifoso maschilista che odiava le donne. Kai ha portato le tre a liberarsi di Harrison. Il perché non lo sappiamo ancora, soprattutto perché Harrison sembrava un uomo MOLTO leale a Kai, quindi secondo me la sua morte è parte di un piano di Kai di cui ancora non sappiamo nulla. Sappiamo però che lui è ancora il burattinaio, e Ivy, Winter e Beverly, inconsapevolmente, le sue marionette...Ancora.

ALTRE CONSIDERAZIONI:

  • La scena finale con le tre donzelle mi ha anche chiarito un dubbio che mi stava assalendo. Durante le prime apparizioni del detective Samuels (Colton Haynes), si poteva notare quanto fosse infastidito dal fatto che Ivy e Ally fossero una coppia lesbica. Dopo aver scoperto che era gay e stava con Harrison, mi sono subito chiesto “ma allora perché quegli atteggiamenti infastiditi?”. Winter ha spiegato di come il detective fosse un “aspirante nazista” che Harrison tentava di impressionare spesso, per tenerlo vicino a se. Quindi il caro detective rappresenterebbe una Valerie Solanas al maschile, in senso opposto, dove SOLO gli uomini dovrebbero esistere e accoppiarsi tra di loro, mentre le donne sarebbero inutili e non degne di vivere. Ecco spiegato tutto.
  • Harrison che rinfaccia a Ivy che lei è l’ultima persona che può parlare di come gestire o proteggere le proprie mogli, è stato da standing ovation. Ma proprio Ivy ha avuto il coraggio di parlare? Seriamente? Più passano gli episodi, più la odio.

  • E’ interessante vedere la lotta interiore che sta subendo Winter. Lei, secondo me, è quella nella posizione più difficile. Da un lato c’è un gruppo di donne che si è vista sbattere la porta in faccia da alcuni uomini, e dall’altra, dalla parte di questi uomini, c’è il sangue del suo sangue, suo fratello. Cosa deciderà di fare? Mi è sembrata davvero in difficoltà in questo episodio, e combattuta come non mai.
  • Sarei curioso di capire come collegheranno la vicenda del killer Zodiac, alla stagione 5 della serie, ovvero #Hotel. Ricordate nella #5×05? Ci fu una cena con TUTTI i fantasmi dei più famigerati killer americani dell’epoca, e chi ci stava tra di loro? Anche Zodiac, che ovviamente aveva il volto coperto. Un errore, o magari collegheranno le due serie, dicendoci che quella persona era il fantasma di Valerie Solanas? Chissà…
  • Quando ho visto le donne che facevano parte dello SCUM, e ho riconosciuto l’attrice Jamie Brewer (tra l’altro felicissimo di rivederla, in quanto la ritengo bravissima), ho solamente pensato ad una frase, ovvero: “ve ne pentirete, ve ne pentirete, ve ne pentirete, ve ne pentirete”. Voi no?

Spero di avervi saziato abbastanza, perché la recensione finisce qui! Ci leggiamo la prossima settimana per l’episodio #7×08, e OVVIAMENTE come al solito, chiedo anche le vostre opinioni, i vostri pareri su ciò che ho scritto, e sull’episodio. Ci conto. Alla prossima settimana!

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by: Frà Gullo;

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