BRIDGERTON – La mia recensione alla stagione 1;

2 0
Read Time:13 Minute, 10 Second

E’ oramai sotto gli occhi di tutti il fatto che #Bridgerton, recenteprodotto di Netflix è il nuovo fenomeno della famosa piattaforma. Tutti ne parlano, tutti lo guardano, e tutti sono in attesa di una stagione 2. #Bridgerton, nuova serie prodotta da Shonda Rhimes (produttrice di serie di successo come Grey’s Anatomy, Scandal, HTGAWM, etc…) è un periodo drama ambientato nell’alta società londinese nella famosa Età della Reggenza. Si presenta con una trama molto drama, semplice, ma accattivante. La serie segue le vicende degli otto fratelli Bridgerton che cercano di farsi strada nel mondo, cercando anche l’amore. La stagione 1 ha come protagonista, la punta di diamante della famiglia: Daphne Bridgerton, che fa il suo debutto nell’altà società, pronta a cercare marito. Il suo cammino andrà a incrociarsi con quella del famigerato e affascinante duca di Hastings, così bello quanto tenebroso e pieno di fantasmi del passato che lo rendono un pò arrogante, ma dal cuore tenero. Da qui partiranno una serie di drammi, di lotte, di segreti, di bugie, inganni, una fitta trama dove da sfondo fa – ovviamente – la tormentata storia d’amore tra Daphne e il duca di Hastings.


La serie – però – pur essendo stata molto apprezzata, non è stata esente da critiche. E ha dovuto affrontare sicuramente la più sterile e inutile: attori di colore che interpretano personaggi dell’alta borghesia, così come la regina interpretata da una donna di colore. L’ho trovata una polemica inutile per un semplice motivo: ‘BridgertonNON segue le vicende storiche in modo letterale. I produttori FIN DALL’INIZIO avevano specificato che la serie era ambientata in un’Età della Reggenza ‘alternativa‘, dove il Re si innamora di una donna di colore, sposandola e abbattendo i muri sociali che separavano i bianchi dai neri, liberandoli appunto dalla schiavitù. Perchè quindi ci si deve indignare per una serie che apertamente e chiaramente NON vuole seguire la storia che conosciamo, ma inventarne una di sana pianta? E’ una serie puramente inventata dove a differenza di una serie come ‘The Crown (altro fenomeno Netflix) non racconta passo dopo passo e in modo reale la vita della Reggenza. E’ un drama scritto, inventato, così come tutti i vari personaggi che abbiamo conosciuto. Ma nonostante ciò, quello che non capisco è: perchè gli attori di colore – alcuni molto talentuosi – non possono interpretare personaggi che in teoria dovrebbero essere bianchi? Gli attori di colore dovranno PER SEMPRE interpretare degli schiavi in dei film storici? Dovranno per sempre recitare in film che trattano il razzismo e li mostrano discriminati dalla società? Non ne vedo il motivo. Il mondo è cambiato, così come il mondo dello spettacolo e della recitazione, e per fortuna direi. E no, non potete urlare al “i bianchi ora vengono discriminati e attaccati se interpretano personaggi neri, mentre i neri vengono elogiati!”, perchè sono due situazioni TOTALMENTE differenti. Noi bianchi siamo SEMPRE stati i privilegiati, da sempre, sin da quando l’uomo ha memoria. L’attore nero che interpreta un personaggio che sappiamo essere bianco, non offende la storia di nessuno. L’attore bianco che interpreta un personaggio che sappiamo essere stato nero, è diverso perchè la comunità nera ha una storia forte, sofferta, complicata, che solo qualcuno di colore che ha provato sulla propria pelle la discriminazione può capire. E no, non si tratta di fare del vittimismo, ma della realtà dei fatti. E’ realtà il fatto che i neri venissero discriminati. E’ realtà il fatto che i neri furono resi schiavi. E’ realtà il fatto che il razzismo è sempre esistito. E’ realtà il fatto che i bianchi si sentissero (purtroppo alcuni ancora oggi) superiori come ‘razza’, alle persone nere. Non è vittimismo, ma la cruda realtà della nostra storia. Quindi basta con le polemiche sterili. Se un attore o un’attrice di colore viene scelto o scelta per interpretare un personaggio che a detta della storia, era bianco, ben venga perchè magari quell’attore nero sarà cento volte meglio di un possibile attore bianco (o vicerversa, chi lo sa). Quindi, dopo aver dedicato un piccolo paragrafo a ciò, passiamo al succo del discorso: la serie.

#Bridgerton non è un capolavoro, questa è una cosa chiara a tutti. Non pretende nemmeno di esserlo. Le serie capolavoro sono altre e su questo non si discute. Questa è una serie godibile, con del sano drama che piace a tutti, quella fitta rete di bugie e inganni che tengono incollati allo schermo, e quelle coppie che fanno sognare, soffrire, e sperare insieme a loro. In tutto questo mix di roba c’è il mistero legato alla Gossip Girl dell’800, Lady Whistletown, che conosce tutti i segreti dell’altà società, e quindi immaginate quanto questo mix possa far impazzire i telespettatori. Tra le serie period (quindi in costume) che ho visto, e badate bene, non sono tantissime, questa è tra le mie preferite. E’ un period drama che non si prende troppo sul serio, un pò come era #Reign all’epoca (serie su Maria Stuarda interpretata da Adelaide Kane). Tutti abbiamo i nostri guilty pleasure, e #Bridgerton è il mio. Poi ragà, sono andato avanti per 7 anni con Pretty Little Liars, figuriamoci se non potevo vedere #Bridgerton. Purtroppo oramai c’è questo ‘razzismo’ verso determinate serie tv e sembra si faccia a gara a chi segue la serie più capolavoro, usando la parola trash sempre e anche in contesti in cui non c’entrano nulla. Io posso guardare #Bridgerton oggi, e poi domani guardare #TheCrown, o #BreakingBad, o altro allo stesso livello, rimanendo consapevole che non sono la stessa cosa e non sono paragonabili. Posso guardare domani #PrettyLittleLiars e un’oretta dopo guardare #Lost, sapendo che non c’è confronto. Ognuno è libero di guardare ciò che vuole, consapevole di ciò che sta guardando, di cosa non potrà MAI paragonare per parlare di gusti, e cosa è considerato ‘capolavoro‘ e cosa no. #Bridgerton è quello che è senza troppe pretese e la si ama così.

Con grosso stupore di molti, io non sono impazzito per il duca di Hastings. Ebbene sì, l’affascinante duca che ha ammaliato telespettatori da ogni angolo del mondo, a me non ha fatto lo stesso effetto. Bellissimo ed affascinante sicuramente, ma io sono stato rapito dal protettivo e bellissimo visconte Anthony Bridgerton, fratello maggiore di Daphne. E’ lui quello che ha rapito me. La storia d’amore con Siena è stata quella che più mi ha colpito, un pò struggente e un pò alla Elisa di Rivombrosa, mondi differenti, amore nascosto, a me queste storie mi mandano in un brodo di giuggiole. La storia d’amore principale quindi non è stata sicuramente la mia preferita, pur riconoscendo l’alchimia PAZZESCA tra i due attori protagonisti. Daphne e il duca hanno dato vita ad una bellissima storia, tormentata e romantica che ovviamente appassiona, ma non era la loro storia a tenermi incollato allo schermo. Io sono amante del mistero e scoprire l’identità di Lady Whistletown è stato ciò che più mi ha incuriosito. Proprio per questo il mio personaggio preferito è stata sin da subito Eloise Bridgerton, la seconda figlia femmina, sorella di Daphne. Eloise incarna il femminismo che sicuramente molte donne avranno avuto in quell’epoca senza mai avere avuto il coraggio di esporlo. Eloise non vuole dipendere da un uomo, il suo obbiettivo nella vita è studiare, farsi un nome, diventare qualcuno, non il matrimonio. Lei vuole essere una donna libera da ogni convenzione sociale che quell’epoca imponeva. Eloise è stata la mia preferita per tutta la stagione, e subito dopo viene lei, colei che si è rivelata essere Lady W., ovvero Penelope. Lei è entrata nel mio cuore sin da subito, e sin da subito l’idea che lei potesse essere Lady W. mi balenò in testa. L’idea si rafforzò nell’episodio in cui venne alla luce il complotto dell’odiosa Marina (purtroppo non la reggo) ai danni del povero Colin Bridgerton. Solo qualcuno vicino alla famiglia di Penelope avrebbe potuto sapere o rivelare tutto. Vedere lei sotto il cappuccio di Lady W. mi ha super eccitato. Penelope rappresenta un pò l’outsider, la dolce e ingenua ragazzina vestita di giallo di cui nessuno sospetterebbe. Se rivediamo la serie dall’inizio sapendo ciò che sappiamo, noteremo come Penelope ad ogni evento dell’altà società se ne stava in disparte, ad osservare, a studiare le varie situazioni e i drammi che ne susseguivano. Non era mai l’anima della festa, ma piuttosto se ne stava nell’ombra, aspettava e osservava. Nessuno poteva sospettare della piccola Penelope. Anche quando Lady W. decise di rivelare tutto il piano di Marina Thompson, che ha portato poi alla quasi distruzione della reputazione della sua famiglia, aveva tutto senso. Penelope da sempre è stata trattata come la meno importante della famiglia. Vista come una stupidotta dalla madre, e presa perennemente in giro dalle sorelle, Penelope veniva sempre messa lì in disparte dove mai poteva dire la sua opinione, mai poteva imporsi in qualcosa, nessuno le dava retta, e così ha deciso di farsi ascoltare in altri modi più macchiavellici, ecco perchè ha senso che lei sia Lady Whistletown. I produttori hanno ovviamente specificato che tutte le contorte motivazioni che hanno portato Penelope a diventare Lady W. verranno esplorate nelle prossime stagioni, e vi dico che non vedo l’ora.

Una delle cose che purtroppo non mi è affatto piaciuta nella serie e soprattutto il modo superficiale con il quale hanno affrontato il tutto, è stata la vicenda del duca in merito alla sua decisione di non avere figli, ma soprattutto la fortissima e brutta scena in cui Daphne lo ‘costringe’ a finire l’atto sessuale per poterla mettere incinta. Quella scena sembra non aver destato molto scalpore, ma io invece l’ho vista come una scena molto brutta, forte, quasi uno ‘stupro’. Daphne ha praticamente costretto il duca contro la sua volontà a continuare a far sesso, si è messa sopra di lui per poterlo tenere fermo in modo da poter finire il tutto. A parti inverse probabilmente la scena sarebbe stata più criticata o avrebbe fatto parlare di più mentre qui è passata un pò in sordina mentre io avrei voluto vedere di più, in particolare le conseguenze di questo gesto, le reazioni del duca, il suo malessere, il suo stato d’animo. Si sono voluti soffermare su come Daphne ha affrontato le conseguenze di ciò, le sue lacrime quando ha scoperto di non essere riuscita nel suo intento, ma NULLA su ciò che il duca provava. Daphne lo ha costretto a fare una cosa che lui non voleva fare. Lui poteva dirgli la verità sin dal principio? Sicuramente. Lei ha sbagliato a costringerlo? Assolutamente sì. La gravidanza non era una cosa dalla quale potevano tornare indietro, e Daphne lo sapeva benissimo, eppure ha agito da egoista, pensando a ciò che voleva lei e a nient’altro. Avrei preferito vedere la sofferenza del duca e come affrontava la cosa, piuttosto che vedere Daphne speranzosa di vedere le sue lenzuola pulite e senza sangue, per poi vederla straziata dal dolore quando capisce di non essere rimasta incinta. La trama sembrava doverci dire che quella che soffriva era Daphne perchè poverina voleva una famiglia, mentre il duca era il cattivo che le aveva mentito. No, non mi è piaciuta affatto questa scelta di trama.

Per il resto cosa posso dirvi? Della storia d’amore tra Anthony e Siena ve ne ho parlato e vi ho detto quanto mi siano piaciuti. La loro ultima scena l’ho interpretata come un addio quindi non penso che rivedremo presto lei. La scelta di Siena però avrà sicuramente ripercussioni su Anthony in quanto nella sua testa, adesso, l’amore è debolezza, è irrilevante e ciò lo renderà a parer mio un uomo ancora più chiuso di quanto già non fosse. Avrei poi AMATO qualche scena in più del bellissimo Benedict in quanto il suo strano rapporto con il pittore gay Henry Granville mi aveva suscitato delle vibes froce da ogni angolo, eppure non mi hanno accontentato, o almeno non ora. Ci deve essere un motivo all’aggiunta di questa trama, un motivo se hanno creato lo strano rapporto d’amicizia tra i due. I continui riferimenti all’essere se stessi che Henry faceva a Benedict, alla libertà di poter essere chi si vuole, di superare i limiti imposti dalla società, devono pur significare qualcosa. Benedict secondo me esplorerà molto nelle prossime stagioni, soprattutto riguardo l’amore libero e la sua sessualità, o almeno lo spero. Sono davvero impaziente di vedere la sua stagione. Sì, avete capito bene: così come i romanzi dai quali è stata tratta la serie, #Bridgerton seguirà in ogni stagione la storia di di uno dei fratelli Bridgerton. La prima stagione – come abbiamo visto – riguardava Daphne in particolare, con uno sguardo sulle vicende degli altri protagonisti. Ogni stagione quindi riguarderà uno di loro, e se seguiranno le vicende dei romanzi la stagione 2 si concentrerà su Anthony, il maggiore dei fratelli Bridgerton (anche se io speravo in Eloise). Ciò significa che, se la serie continuerà ad andare molto bene, verranno prodotte sicuramente 8 stagioni (una per ogni fratello Bridgerton). Un pò una scelta narrativa alla #Skam che apprezzo tantissimo in quanto così si potrà sapere ancora di più su determinati personaggi.

ALTRE CONSIDERAZIONI:

  • Non tollero il personaggio di Marina Thompson. Non mi è mai piaciuta sin dal primo momento in cui è apparsa. Scialba, noiosa, banale, lagnosa. La sua storia mi è sembrata messa lì a caso senza nessun senso giusto per riempire gli episodi. Spero non torni nelle prossime stagioni perchè davvero a me personalmente non ha lasciato nessuna bella sensazione, ma solo fastidio. Non ha lasciato minimamente il segno, e soprattutto l’attrice che l’ha interpretata non mi ha fatto particolarmente impazzire.

 

  • Sono super intrigato dal personaggio di mamma Featheringon. In una scena specifica dei primi episodi la vediamo mentre sta per levarsi la parrucca facendo intendere di non avere i capelli, mentre in un’altra scena particolare fa riferimento alle sue sopracciglie disegnate. Sono dei piccoli indizi che fanno intendere che la donna sia malata? Io ho avuto subito questo sentore. Ci è stata mostrata come una donna austera e severa, pronta a tutto pur di dare un futuro alle sue figlie, forse perchè lei non sarà lì a lungo per aiutarle? La scena in particolare della parrucca mi ha colpito in quanto era quasi spaventata dal levarla, e infatti quando viene interrotta subito si ferma e fa finta di nulla. E’ un dettaglio non di poco conto. L’ho notato solo io? Spero di no.

 

  • Sono curioso di vedere di più del rapporto tra il Re e la Regina in quanto in quelle poche scene insieme la Regina mi ha trasmesso tantissima tenerezza e si poteva notare dalla tristezza negli occhi della donna, tutto l’amore che provava e forse continua a provare per un uomo che oramai non c’è più, un uomo oramai rovinato dalla malattia. Esigo di vedere di più di ciò in quanto la Regina si è sempre mostrata come quella impeccabile, forte, dura, sicura della sua persona, del suo titolo, quando chiaramente non è così e nasconde un passato sicuramente sofferto, a partire dalla misteriosa Camilla, figlia sua e del Re, morta, così come detto da lei, anni prima. 

Miei cari lettori credo di aver detto tutto ciò che volevo dirvi su questa nuova serie di cui tutti parlano. Spero di non avervi annoiato e di non essermi dilungato troppo, ma sapete, quando una serie mi prende, non riesco a smettere di parlarne, o in questo caso scriverne. Ovviamente esigo di sapere le vostre opinioni a riguardo, sapere cosa ne pensate della rivelazione di Lady Whistletown, sapere cosa ne pensare della coppia principale, chi sono i vostri personaggi preferiti, o semplicemente se avete apprezzato la serie. Discutiamone insieme. Intanto fatemi sapere cosa ne pensate delle mie opinioni, e magari un piccolo repost dell’articolo non sarebbe male. Vi mando un abbraccio virtuale. E ora attendiamo la stagione 2.

 

VENITE A METTERE ‘MI PIACE’ ALLA MIA PAGINA UFFICIALE

O SEGUITEMI SU:

TWITTER || INSTAGRAM || YOUTUBE || PROFILO FACEBOOK PERSONALE

by: Frà Gullo

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %
Facebook Comments Box