13 Reasons Why – Recensione COMPLETA alla stagione 2;

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Ed eccomi qui pronto a fare una recensione COMPLETA e piuttosto approfondita, ma soprattutto PERSONALE, sulla turbolenta, criticata, amata e odiata stagione 2 di ’13 Reasons Why’. Questo show, arrivato al suo secondo anno in mezzo a miriadi di critiche è un pò come i reality trash che critichiamo sempre 24 ore su 24, ma che puntualmente fanno il boom di ascolti. E’ come quei politici che odiamo a morte, che tutti dicono che mai rivoterebbero, e puntualmente sono di nuovo al potere. 13 Reasons why è così. E’ stato massacrato, criticato, preso di mira solo perché ‘andava di moda’ farlo, eppure di cosa si parla in questi giorni? SOLO DELLA STAGIONE 2 DI 13RW. Facebook, Twitter, in giro. Mi sono ritrovato due ragazze sul bus che parlavano della serie. 13RW è una serie complicata, difficile, controversa e che riesce a spaccare in modo NETTO il pubblico. C’è chi la ama e chi la odia. Io mi ritengo parte dei primi anche se non lo reputo di certo un capolavoro e riesco a notare le lacune che ci sono. Tra quelli che la odiano c’è ovviamente la gente che nemmeno ha visto la stagione 2 ma deve speculare, criticarla con stati ironici, senza aver visto mezzo fotogramma. Quella gente che parte non prevenuta ma DI PIU’ con la tipica frase ripetuta fino allo sfinimento “doveva finire con la stagione 1”. Una marea di critiche eppure una MAREA di gente ha visto la stagione permettendone il successo, permettendone una possibile stagione 3. Voglio analizzare punto per punto. Il primo punto che voglio analizzare è il discorso “andava rinnovato o meno”?


La risposta, dopo aver visto la stagione 2 è SI’. 13RW andava rinnovato assolutamente e lo pensai anche subito dopo la fine della stagione 1. Questo perché non era più SOLO la storia di Hannah Baker. Era diventata la storia di alcuni ragazzi alle prese con i problemi che molti giovani affrontano nel mondo reale. Bullismo, stupro, droga, armi. La prima stagione era servita per far uscire allo scoperto questi personaggi che avevano tanti demoni da combattere. La prima stagione portò alla luce i demoni di Hannah Baker, e la fine della stagione 1 era l’inizio della storia di Jessica, di Courtney, di Zach, di Tyler, di tutti quei personaggi che vivevano anch’essi malesseri interiori usciti fuori grazie alle cassette di Hannah. Con la stagione 2 sono riusciti a trattare tantissimi temi di attualità e che soprattutto sono all’ordine del giorno, lanciando secondo me messaggi giusti (e a volte un pò sbagliati, sicuramente) e NECESSARI. Avevamo a disposizione 13 personaggi. Ben 13 personaggi le cui storie erano state narrate a metà, ma COSA IMPORTANTISSIMA erano state narrate solo dal punto di vista di una sola persona, Hannah. Non sapevamo NULLA di questi personaggi conosciuti solamente tramite Hannah. Sapevamo solamente delle cose discutibili che avevano combinato, ed era GIUSTISSIMO mostrarci anche la loro storia, farci sentire anche le loro ragioni. Quindi andava rinnovato. E come serviva una stagione 2, serve ASSOLUTAMENTE anche una stagione 3. E non solo per il modo in cui ci hanno lasciati, ma perché oramai hanno chiuso la storia di Hannah Baker, un’adolescente problematica che si tolse la vita a causa del bullismo dei suoi compagni. Lei ha trovato pace, se così si può dire. Ma per una Hannah Baker che trova pace, ci stanno altre 300 Hannah Baker che hanno ancora bisogno di aiuto, la cui storia VA RACCONTATA. Abbiamo ancora bisogno del coraggio di Jessica e Courtney, della forza di volontà di Alex, della lealtà di Tony, per poterci immedesimare in questi personaggi. Abbiamo bisogno ancora di loro e delle loro storie perché il bullismo esisterà SEMPRE, e finché ci sarà questa serie a parlarne, perchè chiuderla? Se abbiamo ancora 13 personaggi su cui parlare, ognuno diverso tra di loro, ognuno sviscerato nelle sue debolezze, paure, difficoltà a 360 gradi, perché bisogna interromperla? Per questi motivi abbiamo bisogno anche di una stagione 3. Credo che sia giusto, credo che non bisogna mai fermarsi a raccontare la storia di qualcuno fino alla fine, o almeno quella che si crede essere la fine. Perchè una fine vera e propria non c’è mai, specie in questi casi, in cui la storia continua nelle vite degli altri, in quello che resta, in quelli che restano.

Passiamo ora all’argomento “Nuove verità su Hannah”. Quello che ha fatto più discutere in questa stagione è stata la rivelazione della storia tra Hannah e Zach nell’estate tra il secondo (anno in cui ci fu il casino dei bigliettini con Zach) e il terzo anno (anno in cui Hannah venne stuprata da Bryce e si tolse la vita). Molti continuano a dire “Perché se Zach era buono lo ha messo nelle cassette? Perché se stavano insieme lo ha incolpato della sua morte?”. Ragazzi, secondo me dovete riuscire ad andare oltre solo quello che vediamo, ma capire TUTTO l’intero disegno, TUTTA l’intera dinamica, e soprattutto ricordarci che il PUNTO DI VISTA DI HANNAH BAKER è il punto focale della questione. Perché Hannah non ha parlato della sua storia con Zach nelle cassette? Perchè per L’ENNESIMA VOLTA ha protetto una persona a cui teneva. La storia tra lei e Zach fu tanto bella quanto segreta. Nessuno la conosceva. E lei stessa concluse la relazione dicendo “E’ meglio tenerla tra di noi”, e Hannah lo ha fatto. Hannah ha PROTETTO la loro storia perchè nonostante ciò le facesse male, nonostante Zach l’avesse delusa per questa ‘paura’ di rivelarsi suo compagno, gli voleva bene e aveva mantenuto la promessa di non parlarne, nemmeno da morta. Dal punto di vista di Hannah, a Zach non fregava NULLA di Hannah. Lui non aveva MAI parlato a lei di ciò che provava (e lo conferma lui stesso). Hannah si sentì semplicemente presa in giro da lui sin dall’inizio, sin dalla storia dei bigliettini. Hannah doveva inserire Zach nelle cassette perchè lui fu uno dei motivi che la fece soffrire, e se si era ripromessa di non parlare MAI di una storia che voleva custodire con se per sempre, come avrebbe potuto inserire Zach? Un ragazzo che ai suoi occhi, a causa dei suoi atteggiamenti da finto macho e figo di fronte ai suoi amici, le aveva fatto del male? Parlando del principio della loro conoscenza. Di come tutto ebbe inizio. Di come Zach fu il primo a farla sentire non amata da qualcuno. A farla sentire sola rubando per ripicca i bigliettini. Quello fu il principio della loro storia. Dove tutto iniziò. Zach era sulle cassette ovviamente per TUTTA la loro storia, ma non avrebbe mai tradito la promessa di tenere segreta la relazione, e quindi torna al principio, perché dal punto di vista di Hannah e per come Zach si era sempre comportato, per lei lui era solo un pallone gonfiato che non aveva il minimo interesse verso di lei. Sapete quanto sarebbe cambiata la vicenda se Zach all’epoca le avesse rivelato che aveva tenuto la famosa lettera di Hannah? Hannah decise di aprire il proprio cuore a Zach, confidandogli quanto si sentisse a pezzi, di quanto avesse bisogno di un pensiero gentile e di quanto le servissero quei bigliettini che lui continuava a toglierle, e lui tenne con se quella lettera nel portafogli, ma MAI lo disse ad Hannah, facendole credere di averla buttata via. Probabilmente Zach non sarebbe nemmeno finito nelle cassette. Questo fa capire quanto un piccolissimo gesto PUO’ FARE LA DIFFERENZA. Se Zach fosse riuscito ad aprirsi di più, a liberarsi dalla maschera da duro e a mostrarsi SEMPRE come lo abbiamo visto con Hannah, non sarebbero successe tante cose, lui non sarebbe stato divorato dai sensi di colpa, non sarebbe finito nelle cassette. E invece, pur non rivelando la loro storia segreta, Hannah torna al principio, quando tutto con lui iniziò, inserendolo nelle cassette.

Passiamo al punto critico. La tanto criticata scena dell’aggressione a Tyler nella #2×13. Una scena orribile, cruda, reale, atroce. Una scena che non riesci a guardare senza avere un formicolio che ti pervade il corpo, un fastidio, senza che gli occhi non si chiudano leggermente, senza distogliere lo sguardo. E’ IMPOSSIBILE rimanere impassibili di fronte a scene del genere. E ammetto che a volte penso “Magari potevano inserire una scena di bullismo meno cruenta, ma sempre di bullismo”. Pensavo che magari se il filo conduttore era riguardo Tyler e la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso portandolo alla tentata sparatoria, potevano inserire qualcosa di meno cruento, meno forte. Poi però ho pensato a due cose. La prima riguarda il personaggio di Tyler, e ho pensato: cos’altro avrebbe potuto distruggere definitivamente Tyler? NULLA. Tyler aveva subito di tutto. Insulti, ingiurie, pugni, calci, diffamazioni, risate, solitudine. Tutta l’orribile miscela del bullismo lui l’aveva provata sulla sua pelle e non si era mai fatto scalfire. Per quanto gli facesse male, per quanto la sua anima venisse distrutta pezzo dopo pezzo, riusciva a stare in piedi. Era e sarà certamente più forte di Hannah Baker. Niente poteva più disintegrare definitivamente Tyler. Ma avete visto il suo sorriso quando tornò dal centro di recupero? Stava riuscendo a riprendersi. Stava meglio. Anche se McKenzie lo aveva rifiutato lui STAVA BENE, o almeno stava provando a riprendere in mano la sua vita di adolescente. Aveva capito che non doveva darla vita a chi lo aveva vessato per anni. Stava bene, e VOLEVA continuare a stare bene. E allora perché tra le tante scene di bullismo che avrebbe potuto inserire, hanno messo questo stupro così abominevole? Perché lo stupro, soprattutto fatto in quel modo, è L’ULTIMA ARMA che può portarti via l’anima per sempre. Quel gesto ti disintegra definitivamente lasciandoti vuoto e senza nulla. Quel gesto ti porta via la dignità, ti porta via ogni cosa bella che hai dentro di te, anche la più piccola. Ti sporca, ti uccide dentro anche se il tuo corpo rimane in vita. Era rimasto SOLO questo atto meschino che avrebbe potuto distruggere definitivamente Tyler, ed è per questo che è accaduto. Perché è stato questo, il gesto più ignobile a BUTTARLO GIU’ PER SEMPRE, a farlo cadere in un baratro senza fine. Ed è successo perché per arrivare alle catartiche scene finali, doveva essere Tyler a subirlo, per quanto faccia male pensarlo. Perchè lui è sempre stato una Hannah Baker al contrario. Tyler non si è MAI fatto buttare giù. Ha sempre voluto combattere i bulli, e gettando lui nel baratro non avrebbe fatto ciò che fece Hannah quando ci cadde lei, in quanto sono due personaggi totalmente opposti, non si sarebbe MAI tolto la vita, ma l’avrebbe tolta a chi nel baratro ce lo aveva buttato. Quindi forse era solo quest’orribile gesto l’unica cosa che lo avrebbe fatto crollare definitivamente, e così è stato.

C’è poi il fattore legato alla realtà. Ragazzi, voi potete scandalizzarvi quanto volete, anzi possiamo. Possiamo distogliere lo sguardo, rimanere disgustati, avere difficoltà a respirare vedendo queste scene, ripensarci per settimane e sentirsi male, soffrirne come pazzi, ma ERA PROPRIO QUESTO L’INTENTO. Questa scena, come quella dello stupro di Jessica e Hannah e del suicidio di quest’ultima, serviva che venissero viste SENZA FILTRI proprio perché dovevano portare il telespettatore a sentirsi a disagio, a soffrire di fronte a queste scene, perché sono tutte REALI. Lo stupro ai danni di Tyler che in tanti hanno visto peggiore delle scene citate sopra era necessaria in quanto purtroppo sono cose che nel mondo succedono sempre. E non possiamo dire “Era meglio evitarla. Non dovevano farcela vedere” perché nella vita reale c’è gente che l’ha vissuta davvero sulla sua pelle, e cosa dovremmo fare se ci trovassimo di fronte un qualcosa di simile? Ci gireremmo dall’altra parte? NO. E non avremmo dovuto farlo nemmeno con 13RW che ci ha mostrato il tutto in modo così reale perché doveva portarci ad uno scossone tanto forte da farci pensare a ciò per settimane. E il fatto che ancora se ne parli, è sinonimo di qualcosa. Di un qualcosa che questo show ha smosso. E non possiamo pensare “Se un bullo la guarda penserà di poterlo fare” perché altrimenti si dovrebbero bandire TUTTE le serie di questo mondo. TUTTI i film. Film in cui la gente si uccide, telefilm dove ci sono cattivi che vincono. Non dovremmo mandare in onda più nulla. Una persona UMANA si soffermerebbe sul dolore provato da Tyler, sull’umiliazione, sulla vergogna e sulla sua sofferenza per capire che non dovremmo distogliere lo sguardo, ma guardare, soffrirne, e poi aiutare chi ci sta intorno, anche a scuola, con un semplice gesto, con una parola in più. Sono le piccole cose che fanno la differenza. Parliamo del divieto ai ragazzi di 14 anni? Dite che è troppo basso? Ok è vero, e alzando a 18/20 che cambia? Oramai un ragazzino se vuole guarda di tutto online. La soluzione quindi in questi casi in cui ci sono scene di stupro/violente è toglierle totalmente dai film o dai telefilm? Aldilà della scena di cui tutti parlano, come risolvereste il problema del “troppo esplicita”? Perché l’unica soluzione a detta vostra sarebbe non mandare minimamente in onda scene simili. Quindi un mettere la testa sotto la sabbia fingendo che realtà simili non esistano? I ragazzini? Loro ci saranno sempre, non possiamo evitare che guardino qualcosa in tv o online. Ci possono stare i genitori a controllarli, ma se dovessimo pensare a tutto quello che i ragazzini potrebbero vedere PER POI RIMANERNE traumatizzati, allora dovrebbero eliminare ogni film o telefilm presente al mondo e spegnere tv e pc per sempre.

Parliamo dei messaggi che la serie ha mandato? Cominciamo da quello che PIU’ HO AMATO. Mi piace come stiano facendo capire che una violenza sessuale non arriva per forza da uno sconosciuto in un vicoletto buio o in una serata in discoteca. Lo stupro può avvenire anche da gente che frequenti, da persone con cui in passato hai fatto anche sesso in modo consenziente magari. Mi piace il fatto che mettano in prima linea il CONSENSO. E’ quello che determina se un atto sessuale è stupro o meno. Io posso aver fatto sesso con una persona una miriade di volte e in modo consapevole, e può essermi piaciuto. Ma quando ad una persona non va di farlo, anche se in passato è stato fatto, e tu insisti fino a costringere tale persona a far sesso con te, a bloccarla fisicamente affinché tu possa farci quel che vuoi farci, quello è stupro. E non importa quante volte tu abbia frequentato tale persona o quante volte tu ci abbia fatto sesso. Se non c’è il consenso, è stupro. Senza se e senza ma. E’ il consenso che determina il tutto. E mi piace che la serie stia mostrando ciò. E sugli altri messaggi cosa dire? Molti si sono lamentati. Molti hanno urlato “Mandano messaggi sbagliati, lo dicono anche gli esperti del settore!” ok ma a me il fatto che gli esperti pensino che manda un messaggio sbagliato poco importa, perché se a 100 persone manda un messaggio sbagliato, ad altre 100 manda messaggi giusti. Io stesso ho sentito con le mie orecchie gente che diceva “Dopo quella serie ripenso a tutte quelle piccole cose che ho fatto a scuola, magari inconsapevolmente e che avranno ferito qualcuno. Ci penserò due volte prima di dire o fare qualcosa”. Quindi non serve solo a chi è bullizzato ma anche a chi magari inconsapevolmente ha ferito qualcuno, o magari anche consapevolmente, e ora li fa riflettere, e anche tanto. Ammetto di essere rimasto deluso dalla perdita del processo. Quella era una cosa in cui SPERAVO TANTO. Ma anche lì hanno voluto essere il più reali possibili. Finire 13RW con il processo vinto, Bryce in prigione, e tutti felici e contenti sarebbe stato un tripudio di felicità, arcobaleni, sorrisi e perfezione, e in una serie che mostra cose dannatamente REALI, non può esistere ciò, o almeno non totalmente. 13RW e il finale della stagione 2 sono serviti a farci capire che la vita non è sempre giusta e perfetta, non si riesce sempre ad ottenere ciò che si vuole. Ci hanno fatto capire che si saranno sempre delle ingiustizie, gente che rimarrà impunita, una legge che non ti aiuta al 100%, è semplicemente la vita. Ma per tante cose negative come un processo non vinto, un Bryce a piede libero, abbiamo provato a guardare le cose positive? Abbiamo visto come è riuscita a rinascere Jessica? Come l’amicizia, l’amore della sua famiglia, e il coraggio l’abbiano spinta a rivelare ogni cosa, e a rinascere TOTALMENTE? Abbiamo visto come questa vicenda abbia riunito un gruppo di compagni che inizialmente non si sopportava, rendendoli amici e portandoli ad affrontare le loro paure e i loro demoni? Perché io se ripenso alla scena in cui tutti ballano insieme durante la canzone di Hannah e Clay, butto giù di nuovo una cascata di lacrimoni. Probabilmente sarebbe stato bello vedere Bryce in manette, i Baker che vincevano il processo. Probabilmente avremmo finito la serie con il sorriso, ma invece no. Ci hanno mostrato cose ingiuste, cose che fanno arrabbiare, ma anche cose belle, piene di felicità. Proprio com’è la vita vera dove hai un misto di cose belle e ingiuste che accadono e a cui non puoi porre rimedio perché semplicemente esistono, ma anche tante altre cose belle che forse senza queste cose brutte non sarebbero MAI accadute.

Infine voglio parlare di ALCUNI personaggi. Personaggi che mi hanno SORPRESO tanto e che ora porto nel cuore, ma anche di tante piccole scene che ho amato. Vi potrei parlare della scena finale tra Clay e Olivia Baker dove quest’ultima consegna a Clay una lista di 11 MOTIVI per non uccidersi, che Hannah aveva creato. Ciò fa capire quanto Hannah fino alla fine si fosse aggrappata alla sua vita. Ricordiamo che Hannah non aveva il costante pensiero di uccidersi come molti hanno voluto per forza vedere. Era una ragazza problematica, sicuramente molto melodrammatica, complicata, estenuante, difficile e forse in lei c’era sicuramente un principio di depressione. Aveva i complessi di molte adolescenti. Fino alla fine Hannah spera di superare le cose brutte che le erano successe. Ricordiamo di come dopo ben 12 cassette, decise di provare a dare un’ultima possibilità alla sua vita andando dallo psicologo. Si aggrappò con tutte le sue forze alla vita, e scrisse anche 11 motivi per vivere. Purtroppo però, Hannah era tanto problematica quanto debole. Un fiore troppo debole per i venti di quel mondo in cui apparteneva, e la mazzata finale di uno psicologo che minimizzò il suo problema, l’ha buttata giù definitivamente. Ma lei non era qualcuno che pensava costantemente al suicidio. A lei bastava avere degli amici per essere felice. Ma dico, l’abbiamo vista tutti come stava con Clay, con Jessica e Alex, con Zach, Courtney, Ryan, Tony? Lei era felice. Sicuramente problematica, con scarsa autostima, molto fragile e insicura, ma VOLEVA amare la vita. A lei bastava qualcuno a cui importasse di lei, ed era felice. E non è vero che tu devi avere problemi mentali per pensare al suicidio. Non è vero che: “Se pensi al suicidio sei una persona con problemi mentali o affetta da depressione”.  Io posso essere una persona in forma, che gode di ottima salute, allegra, solare, senza il minimo accenno di depressione, e che magari per una “diversità” o perché sono troppo in carne, o semplicemente perché la gente è cattiva, vengo preso di mira a scuola, bullizzato, schifato, emarginato. Posso essere portato a rimanere totalmente solo e a pensare che magari togliendomi la vita smetterei effettivamente di subire tali atrocità. E quindi non è vero che si pensa al suicidio solo se si è depressi o si è affetti da problemi mentali. E’ assurdo anche solo pensare che sia così. Le persone possono pensare al suicidio costantemente anche quando appunto la vita li pone di fronte a mille difficoltà che sembrano irrisolvibili, quando si è totalmente soli, quando gli si urla costantemente “cicciona/e di merda!” o “frocio di merda!” senza che la depressione giochi un fattore importante.

E vogliamo parlare dell’evoluzione di personaggi come Justin? Come Courtney? Come Zach? Justin SOPRA TUTTI ha fatto il percorso migliore. E’ riuscito a redimersi al 100% e ad allontanare quella parte di se superficiale, stupida. E’ maturato in maniera impressionante diventando il mio personaggio preferito. Ma vogliamo parlare del suo rapporto con Clay? Meraviglioso. Vogliamo parlare del sorriso felice fatto quando in tribunale annunciano che non riescono a trovare sua madre? Justin era consapevole che la mamma fosse scappata come lui le aveva consigliato. Ed era felice. Felice che sua madre era fuggita da quel mostro di fidanzato. Non gli importava che non fossero insieme loro due. Gli importava che lei fosse al sicuro, e felice altrove. E del suo arresto? Arresto di cui Justin era a conoscenza DAL PRINCIPIO (fu la cosa che la mamma di Clay dovette dirgli in privato). Un arresto che fece avvenire in modo consapevole in quanto DOVEVA dare giustizia a Jessica e a tutte le donne come lei, doveva farla pagare a Bryce. BELLO, BELLO, BELLO! Spero in una possibile stagione 3, e che riescano a risolvere il suo problema con la droga di cui purtroppo è ancora succube.

ALTRE  CONSIDERAZIONI:

  • Sono rimasto perplesso sulla persona che rubò la scatola con le polaroid. Nina? Davvero? Io non voglio ASSOLUTAMENTE pensare male di lei. E’ sembrata sin dall’inizio una buona amica per Jessica, però non vi sembra strano che abbia bruciato quelle foto? A che pro? Anche perché Nina si è sempre mostrata come una che portava rispetto per le storie altrui e ha SEMPRE precisato che ognuna aveva una storia e nessuno poteva dirgli se raccontarla o meno. Eppure ha tolto la possibilità alle ragazze fotografate di raccontare o meno la loro storia. E non riguarda nemmeno lei in prima persona in quanto precisò che nelle foto in cui c’è lei, lei era felice e si stava divertendo. Quindi perché? Io non voglio pensarlo, ma: se Nina fosse sempre stata in combutta con Bryce? Se avesse fatto TUTTO per lui (magari anche sotto ricatto)? Quante volte ha insistito affinchè Jessica parlasse di Bryce? Sempre. C’è sotto qualcosa secondo me.
  • Chiarissimo ora il motivo che ha spinto Chloe a non testimoniare contro Bryce. E’ incinta. E aspettare il figlio di uno stupratore sarebbe stato DEVASTANTE PER LEI, senza contare che Bryce ha molti soldi, quindi mi aspetto che Chloe lo rovini per bene portandogli via TUTTO. Deve lasciarlo con delle stoffe lacere sul deretano…Con le pezze al culo in parole povere!
  • Ho apprezzato TANTISSIMO il flashback dei piccoli Bryce e Justin. Un flashback che ci ha fatto capire perché Justin fosse così attaccato a Bryce. Del perchè lo abbia sempre protetto e gli abbia permesso di fare ciò che ha fatto. Non sto giustificando Justin, ma riesco a comprenderlo di più. Per quanto Bryce fosse un mostro schifoso, era L’UNICA FAMIGLIA che Justin aveva. Nella sua mente tanto tormentata, Justin voleva proteggere l’amico di una vita, Bryce, rispetto ad una ragazza (Jessica) con cui stava da qualche mese. In un modo alquanto contorto “ha senso”. Uno sbaglio ORRIBILE ma a cui hanno dato una sorta di senso, non so se mi spiego.
  • E’ stato bello vedere anche uno scorcio della vita privata di bulli come Bryce o Montgomery. Tu li vedi e dici “sono dei bastardi schifosi”, ed è vero. Lo sono.  E’ stato assurdo e quasi affascinante vedere come siano riusciti a “giustificare” e lo metto tra una vagonata di virgolette, il mostro che è diventato Bryce. Lo abbiamo visto da bambino, dolce, affettuoso, premuroso. E ti viene da chiedere: com’è potuto diventare un orrendo mostro? La risposta c’è stata data in un modo alquanto triste in quanto non puoi non provare pena per il Bryce che poteva continuare a crescere come quel tenero bambino che aiutò un ragazzino in difficoltà, e che invece è diventato uno psicopatico stupratore. La risposta è una: i suoi genitori. Dei genitori assenti che hanno dato tutta la libertà del mondo al figlio per potersi godere le loro vacanze in giro per il mondo. L’importante è che il figlio portasse a casa buoni voti e fosse il più popolare e acclamato della scuola. Il resto non contava. Hanno lasciato che Bryce vivesse la sua vita senza regole, senza sapere quali limiti oltrepassare e quali no. Senza capire i valori della vita. Senza capire cosa fosse il rispetto per l’altra persona, per una donna. Hanno permesso che il figlio si trasformasse in un mostro perché si sono girati dall’altra parte in ogni azione discutibile del figlio. E ora la madre può essere delusa quanto vuole, può piangere, può giustamente dire che Bryce ha disonorato la famiglia, ma chi l’ha disonorata in primis sono stati i genitori di un ragazzo che aveva bisogno di una guida e che invece è stato liberato nel mondo senza che fregasse a qualcuno, e ciò lo ha reso un mostro senza possibilità di recupero. Perché ricordiamoci una cosa: chiunque ha una storia. Nessuno nasce cattivo. E’ tremendamente triste. E non sto dicendo che TUTTE le persone che crescono senza un genitore diventino dei criminali o degli stupratori, ma la maggior parte dei casi di persone violente, di assassini, di stupratori, hanno alle spalle un vissuto difficilissimo. Pensate che un giorno uno si svegli e di punto in bianco decide di uccidere qualcuno? O di stuprare qualcuno? Scatta qualcosa nella mente di queste persone. Un disturbo della personalità, problemi mentali gravi, o mancanze GRANDISSIME come una guida, dei genitori. Perché farci vedere un Montgomery picchiato dal padre? Per farci capire che quel carattere violento, orribile, quelle botte che dava in continuazione, quella violenza, non è scaturita dal nulla, ma da una situazione familiare disagiata, distrutta, dove veniva costantemente picchiato. E non li sto giustificando. Ma ha senso. Ha fottutamente senso!

 

  • Sono riusciti tramite piccole cose, piccole frasi, a farci capire che il suicidio non è MAI la scelta giusta. Il fatto di far vedere Clay che “odia” Hannah è stato perfetto. La “odia” perchè ha sbagliato ad andarsene così, uscendo di scena senza trovare purtroppo la forza di reagire a tutto. E’ stato perfetto. Così come hanno fatto vedere che le cassette registrate da Hannah non fossero state SOLO UNA VENDETTA. Hannah è riuscita tramite quelle cassette a far uscire le cose peggiori riguardo gli studenti di quella scuola. Erano TUTTI legati da un filo. Un filo trasparente che collegava TUTTI a Bryce, a ciò che facevano in quel capanno. Tutti i gesti delle 13 persone che Hannah ha citato nelle sue cassette sono riuscite ad uscire allo scoperto, sono cambiate, sono cresciute, alcune migliorate. Se quelle cassette non fossero mai uscite, non avremmo MAI visto il percorso evolutivo di Courtney. Quanto è stato bello vederla felice e serena accanto ad una ragazza? Avete visto quanto era felice? Preferivamo vederla come la ragazzina repressa e perfettina che avevamo conosciuto? E vogliamo parlare di Justin? Quanto hanno aiutato quelle cassette a renderlo migliore? A dargli una forza e un’umanità che oramai aveva seppellito per la vita difficile che conduceva? Dove avrebbe trovato Zach la forza di ribellarsi alla squadra e ad una madre dispotica e legata alle apparenze? Per non parlare di Jessica, di Clay.

E cos’altro posso dirvi? Che ho ADORATO alla follia il rapporto bellissimo tra Alex e Zach? Sì, l’ho amato. Posso anche dirvi che TIFO spudoratamente per la coppia Justin/Jessica, e per quanto mi dispiaccia per Alex, è chiaro che Jessica sia profondamente innamorata di Justin. Solo se sei DAVVERO innamorata riesci a lasciarti nuovamente andare anche con il sesso, dopo tutto quello che hai passato. Dopo aver avuto il terrore di farti toccare da CHIUNQUE. Justin è riuscito di nuovo a toccarla, ad entrare nella sua intimità. Questo la dice lunga su colui che Jessica ama davvero. Posso poi dirvi che l’uscita di scena di Hannah Baker è stata GRANDIOSA e che OVVIAMENTE lei rappresentava la coscienza di Clay, e non era di certo un ‘fantasma’ che aleggiava. Hannah ha rappresentato tutti i dubbi, i pensieri e le domande contorte di Clay. Avete notato che non rispondeva mai a domande chiare e nette che Clay le faceva? Ovvio, perché era come se stesse parlando con se stesso. Quel se stesso che alla fine riesce a lasciare andare finalmente Hannah, consapevole che l’amerà per sempre. E quella Hannah che rappresentava la sua coscienza (coscienza che oramai era inondata dal ricordo e dalla presenza di Hannah), è andata via felice. Io però piangevo disperato.

Detto ciò, io sono arrivato al momento dei saluti. E l’ultimo saluto lo do a voi. A voi che mi avete letto. A voi che siete stati almeno una volta nella vita una Hannah Baker. A voi dico ANDRA’ MEGLIO. Anche se vi sentite giù, anche se pensate che il mondo vi stia crollando addosso, che nessuno vi ami, sappiate che ci sarà SEMPRE quella cosa, anche la più piccola, anche la più insignificante, a cui potervi aggrappare per continuare a vivere. Perché non c’è cosa più bella della vita. Una vita che sicuramente ci farà sempre inciampare di tanto in tanto, che ci farà piangere, che ci farà soffrire, e che purtroppo a volte ci farà pensare di voler morire. Ma come ho detto, le piccole cose fanno la differenza. Se pensate che nulla abbia più senso, aggrappatevi al sorriso della vecchietta che incrociate per strada. Aggrappatevi al bambino che vi saluta al parco. Aggrappatevi a quel cagnolino che non appena vi vede scodinzola perché vuole le coccole. Aggrappatevi alle cose che possono sembrare insignificanti, ma che in realtà fanno tanto, e aiutano a vivere. Perché ricordate, sono le piccole cose che fanno la differenza.

E come avevo già scritto in precedenza, potranno esistere 13 ragioni per togliersi la vita, ma ne esistono altre 100 per continuare a vivere. Andrà meglio…Sempre.

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